A scuola dai castagni biellesi con cuore sardo

descrizione Continuando a interrogare i castagni del progetto “Chiedilo a un castagno” dell’Associazione Biellese del Castagno, si arriva alla domanda: perché finiscono le cose belle, che uniscono le persone, che valorizzano il patrimonio naturale di questo angolo di Piemonte e che aprono nuovi rapporti con chi porta da fuori esperienze e testimonianze diverse?

Non si è ancora spento il ricordo dell’incontro con lo scrittore, antropologo e ispettore forestale sardo Fiorenzo Caterini che, a una settimana di distanza, chiude la mostra sui castagni biellesi dell’artista ferrarese Luca Zampini. L’esposizione a Villa Mossa a Occhieppo Superiore ha avuto notevole risonanza: tutto esaurito al vernissage del primo febbraio e ogni pomeriggio, per due settimane, visitatori biellesi e da fuori provincia, richiamati dalle segnalazioni del web e dal mensile Gardenia di questo mese, che ha dato risalto all’interpretazione fotografica di Zampini di un possente castagno di Bioglio. Volgendo lo sguardo al Mucrone con cuore sardo si fa cortocircuito con quanto raccontò Caterini circa la fine dei grandi alberi della Sardegna: intere foreste antiche finite a colpi di scure in meno di un secolo. Il grande castagno di Bioglio, censito tra gli alberi monumentali della Regione Piemonte, dall’alto dei suoi trecento anni di vita rassicura sulla possibilità che gli uomini abbiano cura del patrimonio naturale e lo rendano protagonista. Di una comunità e di un artista che ne ha fatto l’adozione culturale.

“La mostra è stata una bella esperienza – hanno detto le curatrici Mimma Pallavicini e Laura Pozzati – anche per i momenti di condivisone che ha consentito. E’ bastata l’accoglienza con tè e biscottini alle castagne per invitare i visitatori a trattenersi e a raccontarsi, innescando rapporti di certo più mediterranei che piemontesi.”

L’ultimo appuntamento del progetto Chiedilo a un castagno, che gode del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, sarà a Sostegno e a Ponzone il 7 marzo prossimo. Protagonista della giornata, insieme a un grande castagno, sarà l’imprenditore del tannino Stefano Battaglia, che racconterà come i boschi di castagno monregalesi siano stati il volano di una realtà che oggi dà lavoro a 1000 persone in due continenti e a 40 università di tutto il mondo, guardando a un futuro sostenibile e di economia circolare.

Giorgina Poglio

Nell’immagine, Occhieppo Superiore, mostra sui castagni biellesi a Villa Mossa

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