Sabato 26 aprile 2026, alle ore 21:00, il Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella renderà omaggio alla ricorrenza dei “Vespri Sardi” con un prestigioso “vino d’onore”.
L’evento commemorerà l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794, quando i Cagliaritani espulsero dalla città il viceré piemontese Vincenzo Balbiano e i funzionari torinesi, a seguito del rifiuto del governo di accogliere le legittime richieste dei Sardi, titolari del Regno di Sardegna.
La celebrazione, anticipata di due giorni per ragioni organizzative, si inserisce nel quadro delle commemorazioni ufficiali di “Sa Die de sa Sardigna“, festa istituita nel 1993 dal Consiglio regionale della Sardegna per onorare il coraggio e il sacrificio del popolo sardo.
A rendere speciale la serata sarà il vino offerto dal socio e sommelier Ennio Pilloni, accompagnato da un articolato programma culturale.
Il coro “Voci di Su Nuraghe“, sotto la direzione di Roberto Perinu e con l’accompagnamento musicale di Valentina Foddanu, interpreterà brani dell’Inno del Regno di Sardegna, “Cunservet Deu su Re“, composto da Giovanni Gonella su testo in lingua sarda di Vittorio Angius. Questo inno storico, risalente agli anni ’40 dell’Ottocento, è stato eseguito in cerimonie pubbliche fino al 1937 e ripreso nel 1991, quando “S’Hymnu sardu nationale“ risuonò eseguito dalla banda dei Carabinieri del Quirinale durante il ricevimento offerto al corpo diplomatico straniero. Fu nuovamente eseguito nel 1992, in occasione delle dimissioni di Francesco Cossiga da Presidente della Repubblica e, nel 2001, ai funerali dell’ultima regina d’Italia, Maria Josè di Savoia, nonché per la traslazione a Superga di Amedeo di Savoia e in suo suffragio al Pantheon.
Oggi, l’inno viene ancora eseguito dalla Banda militare della Brigata “Sassari“ e, in Piemonte, dal coro del Circolo “Su Nuraghe“ durante cerimonie significative. In Val di Susa, viene suonato ogni anno a luglio durante la rievocazione annuale della Battaglia dell’Assietta.
Seguirà l’esecuzione di “Procurade ’e moderare“, l’Inno Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna, formalmente adottato il 28 aprile 2018, ma già intonato durante la rivolta del 1794. Composto dal nobile Francesco Ignazio Mannu, rappresenta uno dei simboli più emblematici dell’identità sarda.
La serata sarà arricchita dalla partecipazione della scrittrice sassarese Michela Magliona, che presenterà il suo romanzo “Il cerchio imperfetto“, seconda parte de “La teoria della mela“ (Catartica Edizioni, 2023), fruibile anche come opera autonoma.
Magliona, trasferitasi a Torino oltre vent’anni fa, ha pubblicato recentemente il racconto “Beatrice” nell’antologia “Donne” (Atile Edizioni, 2024) e coordina un progetto di scrittura con gli studenti della Scuola Media “Schweitzer” di Torino, dal quale è nato il libro “Con i nostri occhi“, realizzato insieme ai ragazzi di due classi terze e presentato al Salone del Libro 2024.
Nell’immagine, Michela Magliona
Ilaro Pinna Ruju-Biaittu