Arriva da Valbrona, comune della provincia di Como, una nuova pietra di memoria destinata al lastricato del “Nuraghe Chervu” di Biella. Sarà consegnata ufficialmente durante la 96ª Adunata Nazionale degli Alpini, in programma il 9, 10 e 11 maggio 2025. A portarla sarà il capogruppo Massimo Proserpio, promotore dell’iniziativa, che accompagnerà il Gruppo Alpini.
È stato proprio Proserpio a ricevere il “Calendariu 2025” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella e, con esso, l’invito ad aderire al progetto nazionale “Pietre di Memoria”, nato per rendere omaggio ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Un’idea che unisce simbolicamente tutta l’Italia in un lastricato commemorativo, dove ogni pietra – incisa con il numero dei Caduti di ogni singolo comune – racconta storie di sacrificio e di appartenenza.
«Quando ho aperto il pacco ricevuto – racconta Proserpio – ho messo da parte la lettera, pensando fosse semplice pubblicità. Poi, quella stessa sera, mi è capitata di nuovo tra le mani e, leggendola, sono stato subito colpito dalla forza dell’iniziativa. Dopo qualche giorno ho contattato il nostro scultore alpino, Carlo Rota, che ha accettato con entusiasmo. A quel punto ho coinvolto il Sindaco Luca Ghezzi, che ha condiviso con convinzione il valore del progetto».
A suggellare ulteriormente il significato della partecipazione di Valbrona, la pietra verrà consegnata direttamente nelle mani dei soldati della Brigata “Sassari”, presenti a Biella durante l’Adunata per rendere omaggio agli Alpini con una mostra curata dal Museo Storico della Brigata. Tra i pannelli esposti, anche alcuni dedicati alle battaglie combattute fianco a fianco da “Sassarini” e Alpini sul fronte orientale durante la Grande Guerra: un tributo incrociato alla memoria condivisa e all’eroismo comune.
«Grazie a voi – ha aggiunto Proserpio – abbiamo potuto dare concretezza a un’idea di comunità che non resta astratta, ma si esprime in gesti concreti di ricordo e gratitudine. Come ci ricorda spesso il nostro parroco Don Virginio, partecipazione significa esserci, condividere, tramandare. Questa pietra è il simbolo di un paese che sa farsi parte viva della memoria nazionale».
Così Valbrona si unisce alle tante comunità italiane che, pietra dopo pietra, stanno costruendo un monumento collettivo alla memoria. Un’opera che non solo unisce luoghi e storie, ma rinsalda il senso profondo di essere comunità, nella continuità tra passato e presente, nel nome di chi ha combattuto per un’Italia libera.
Giovanni Usai
Nell’immagine, Gruppo alpini di Valbrona con il sindaco Luca Ghezzi e il capogruppo Massimo Proserpio con al centro l’artista Carlo Rota che regge la pietra.