Il filo verde è il percorso dei Biellesi costruttori di unità dal punto di vista economico, finanziario e sociale: da Pietro Sella sino a Quintino, dalle maestranze locali sino alla grande Rivoluzione industriale del territorio che dal 1870 in poi trasforma il Biellese fornendo quell’immagine che giunge sino ai nostri giorni: storie di imprenditori, di grandi siti produttivi, oggi divenuti ammirati esempi di archeologia industriale dopo le più recenti ristrutturazioni aziendali.
La Terra biellese ha accolto nella seconda metà del secolo appena trascorso decine di migliaia di cittadini provenienti da diverse regioni d’Italia. Il lavoro delle fabbriche ha richiamato nuova “forza lavoro” e intelligenze. I dati dei censimenti del 2009 ci informano che meno della metà dei cittadini adulti residenti nel capoluogo sono nati Biella. Un territorio in continua evoluzione che ulteriormente si arricchisce.
Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella partecipa al progetto Biellesi Tessitori di Unità con diverse iniziative che hanno preso il “Via!” nell’autunno scorso. Il conto alla rovescia è già iniziato. Dopo la conferenza su Giorgio Asproni a ottobre 2009, tenuta dal Prof. Tito Orrù dell’Università di Cagliari, Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, Comitato di Cagliari e l’inaugurazione della Festa Sarda di giugno u.s., i prossimi mesi saranno trappuntati da diverse mostre e conferenze.
Prossimo appuntamento a Gattinara, prima tappa dopo Biella, organizzato in collaborazione con il Circolo Sardo “Cuncordu”: in concomitanza con Festa dell’Uva, verrà allestita a Gattinara la Mostra storica documentaria “Garibaldi dopo Garibaldi” della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro. La rassegna verrà arricchita di nuovi pannelli “di storia locale” via via che si traferirà nelle diverse sedi espositive. In calendario esposizioni successive ad Alessandria, Torino, Nichelino, Domodossola, Circoli della F.A.S.I., la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia.
Giovanni Usai