La scrittrice Bianca Pitzorno, una Sassarese originaria di Graglia

Singolare ed emblematica presenza quella di Bianca Pitzorno nel panorama letterario italiano ed internazionale. La sua formazione, le origini familiari complementari fanno della scrittrice sassarese dalle ascendenze continentali la protagonista di un messaggio di positività universale, di apertura alle culture di ogni angolo della piccola Terra ed oltre (suo è infatti “Extraterrestre alla pari”).
Terra dei padri, la Patria per lei madre Sardegna, nucleo originario materno del vecchio Piemonte, entrambi uniti, cercati, resi utile e bella integrazione dalla reciproca civiltà della pietra, fusa in un unicum indissolubile dalla sacralità del comune lavoro nell’Isola.
Anche questo ha voluto significare la cittadinanza onoraria di ritorno conferita da Graglia a una figlia di Sassari anche sua, riunita in un abbraccio ideale come gli orientali ying e yang mostrano al mondo. I Bertino materni ricordati da Salvatore Satta, Merletto di Graglia, generoso e accogliente, hanno dato spunto ed inizio alla riscoperta del lavoro degli impresari locali in Sardegna, portatori nell’Isola della loro esperienza tanto da “trasformare le pietre in oro” come ha brillantemente sintetizzato lo scrittore nuorese. Da lontani ricordi fotografici documentati fatiche e risultati sardo biellesi è ritornata alla vista e alla conoscenza dei nostri giorni la testimonianza delle opere lontane, ancora e sempre presenti perché fatte di materiale primordiale come l’antica civiltà nuragica.
Le vecchie immagini di archivio, conservate con precisione ed affetto sono diventate grazie al nostro presidente, mostra orgogliosa, una prima volta in estate in Graglia, una seconda volta in autunno a Su Nuraghe, nuovamente ying e yang nell’opera e nel risultato comune. Grazie all’impegno del sindaco di Graglia Astrusa e al presidente del circolo Saiu un nuovo tassello, importante, rende più solido il sodalizio antico Biellese/Sardegna avente come congiunzione la fatica e l’ingegno, il superamento delle difficoltà che si traduce in uno stesso nobile modo nelle due lingue: tücc ün e forza paris, “insieme” per un maggior valore e miglior risultato. Il calendario 2006 del Circolo, anno di Pietro Micca minatore, di Grazia Deledda Nobel per la letteratura, ha una scelta di queste immagini recuperate, è un foglio all’insegna dell’Isola, ma anche del Biellese come spesso sono le cose grandi, come la prosa di Bianca Pitzorno, sassarese di Graglia.

Alessandro Sanna

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