Ieri, sabato 5 aprile, alle ore 21, è stato proiettato il cortometraggio “Oropa: cuore sardo di Santa Maria del Monte“, opera di Luigi Mello e di Battista Saiu in cui sono state inserite immagini inedite girate nel 1969.
Fin dalle origini, il Santuario Eusebiano di Oropa accomuna genti provenienti da diversi versanti alpini come le quinquennali processioni rituali che partono nottetempo da Fontainemore (Aosta) o quelle annuali che puntualmente richiamano pellegrini da tutti i paesi del Biellese, guidati sempre dagli Amministratori pubblici delle singole località.
Prima fra tutte la Città di Biella che nella prima domenica di Maggio apre ritualmente i cancelli, inalberando le antiche insegne civiche e posando ai piedi del simulacro nero della Vergine l’offerta votiva della Città.
La grande devozione mariana dei Sardi ben si fonde con il sentire dei Biellesi, rafforzata ancor più dall’opera evangelizzatrice del loro conterraneo Sant’Eusebio da Cagliari che 1663 anni fa arrivò in Piemonte, inviato a Vercelli per costituire la prima diocesi del vasto territorio compreso tra il Ticino e le Alpi Occidentali, la Valle d’Aosta e la Liguria.
Eusebio da Cagliari, primo Vescovo di Vercelli, Santo
Nato in Sardegna, fu per qualche tempo lettore nella Chiesa di Roma.
Inviato da Papa Giulio I per cristianizzare la regione Subalpina, nel 345 venne nominato Vescovo di Vercelli per acclamazione popolare.
Difensore del Credo niceno si oppose all’imperatore Costanzo che nel 355 lo mandò in esilio prima a Scitopoli di Palestina, trasferito in Cappadocia (Asia Minore) e infine nella Tebaide egiziana.
Venne torturato e soffrì la fame, ma nel 362 fu liberato e fece ritorno a Vercelli.
Riprese l’evangelizzazione delle campagne diffondendo il culto mariano.
La tradizione lo considera il fondatore del santuario di Oropa (Biella) e di quello di Crea (Alessandria).
Muore a Vercelli nel 371 e le sue reliquie sono custodite in Duomo.
Nel 1963, Papa Giovanni XXIII lo nomina Patrono del Piemonte.
Nel mese di agosto del 1969 le sue ceneri vengono portate solennemente in processione nel Santuario di Santa Maria di Oropa.
Nel 1995, il cardinale Tarciso Bertone, arcivescovo emerito di Vercelli, ha aperto “l’anno eusebiano” con un convegno internazionale sulla figura del protovescovo Eusebio.
Nel mese di settembre 1996, il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella ha organizzato presso il Santuario Eusebiano Alpino di Santa Maria del Monte il convegno “Eusebio da Cagliari, alle sorgenti di Oropa” per rendere omaggio alla grande figura del Santo confessore, Padre della Chiesa, contributo al significato eusebiano e alla tradizione mariana in Terra biellese.
Nel mese di ottobre dello stesso anno, le Università di Cagliari e di Sassari, unitamente alla Facoltà Teologica della Sardegna, hanno organizzato a Cagliari il convegno conclusivo delle celebrazioni dell’anno eusebiano.
Ad Oropa, come in altri luoghi di culto, i Sardi intonano i “Gosos”, le lodi a Maria, che iniziano proprio con il ricordo di Eusebio e di cui si allegano ritornello e le prime due sestine:
In donzi tempus et hora
Po tottu ses meighina,
De-i custos montes Reina
Mama ‘e Oropa consoladora.
– 1 –
Cun Usebiu, piscamu sardu
Tue puru ses emigrada
Mama nostra consolada
Po tottu ses istendardu,
Abbascia chi est troppu baldu
Salva s’anima peccadora.
De-i custos montes Reina
Mama ‘e Oropa consoladora.
– 2 –
In su monte collocada
Che reina vigilante
Ses mama ‘e s’emigrante
Da-e sos Sardos numenada
Seberada et incoronada
Pro issos protettora.
De-i custos montes Reina
Mama ‘e Oropa consoladora
Battista Saiu
Nella fotografia di Luigi Mello allegata, un momento dell’arrivo dell’urna di Sant’Eusebio ad Oropa (1969).