Archeologia e storia tornano protagonisti a Su Nuraghe

Prosegue il ciclo di “lezioni di cinema” con documentari dedicati alle popolazioni nuragiche e ai tanti misteri che ancora oggi circondano gli antichi abitanti dell’isola.
Sabato 15 marzo alle 21, in via Galileo Galilei, 11 a Biella verrà proiettato “Dei e soldati, i misteri di S. Cristina e del nuraghe Losa”.

Nel cortometraggio del regista sassarese Marco Antonio Pani (durata poco più di quindici minuti), l’attenzione viene puntata sugli aspetti militari e religiosi di alcune comunità nuragiche, oltre che sulle abitudini che a distanza di millenni si conservano ancora oggi in Sardegna.
L’opera, illustrando i celebri bronzetti di fieri soldati, le cui immagini si ritrovano raffigurate, tra l’altro, anche nella tomba di Ramsete II, sembra rimandare indirettamente alle teorie sugli Shardana, il biblico “popolo del mare”, guerrieri che avrebbero abitato l’isola nell’antichità e di cui – tra molte suggestioni – si sa ancora pochissimo.
Come per gli appuntamenti precedenti, anche in questo caso, il compito di introdurre il filmato verrà affidato a un giovane socio del circolo. Sabato, infatti, presenterà il documentario Michela Celadin, giovane venticinquenne, sarda di seconda generazione che ricopre il ruolo di consigliere all’interno dell’Associazione.
Prima che a lei lo stesso incarico era stato affidato a Greta Cogotti (18 anni) e Matteo Floris (21 anni), che avevano presentato i primi due documentari del ciclo dedicato ai nuraghi.

Michela CeladinMichela Celadin è nata a Biella nel 1982 da madre sarda e padre di origini venete. Fa il suo primo ingresso attivamente nella vita sociale di “Su Nuraghe” all’età di quattro anni prendendo prende parte alla sfilata per i festeggiamenti del decennale del circolo stesso (esperienza che ha ripetuto quest’estate sfilando per il trentennale in occasione della Sartiglia). La sua presenza nelle attività del circolo continua negli anni fino al suo ingresso, nel 2006, nel Consiglio direttivo, consolidando la presenza e l’impegno nelle varie attività dell’Associazione.
Nell’aprile del 2007 si trasferisce per lavoro nel cuneese ma impegno e affetto la portano – ogni qualvolta giunga a Biella – a recarsi nella sede per un saluto o una semplice una partita a carte.

Battista Saiu

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