Nuraghe Chervu, 28 gennaio – Celebrata a Biella la Festa della Brigata “Sassari”
Stamane, 28 gennaio, anniversario della battaglia di Col del Rosso (28 gennaio 1918) i Sassarini Biellesi del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe si sono riuniti nell’area monumentale del Nuraghe Chervu per celebrare la festa delle Bandiere dei Reggimenti della Brigata Sassari (151° e 152° Fanteria).
Presenti tutte le Massime Autorità cittadine, guidate dalla delegazione della Prefettura di Biella, Il Questore in persona, il Comandante la Compagnia Provinciale dei Carabinieri, tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma con in capo il Labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Il sole splendente e la magnifica corona innevata delle Alpi hanno offerto il magnifico scenario di fondo.
La cerimonia ha avuto carattere militare e si è svolta alla presenza dei Labari e degli Stendardi dell’Istituto del Nastro Azzurro e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Dopo una breve allocuzione del Presidente del Circolo Su Nuraghe, Battista Saiu, sullo stretto e secolare legame che unisce Biellesi e Sardi e sul significato della Cerimonia, il Sassarino più anziano (Magg. Giovanni Manunta) ha tracciato un breve cenno sulla storia della Brigata. All’ordine: Tattarinos, ae s’attenta! In Altu s’Istendardu – ordini impartiti in lingua sarda – un “Fucilere di Su Nuraghe” nel caratteristico costume della milizia sarda, ha issato la bandiera Italiana sul pennone centrale, che ha svettato tutto il giorno tra quelle della Città di Biella, della Brigata “Sassari”, della Regioni Piemonte e Sardegna.
Dopo gli onori alla Bandiera, il Presidente delle Federazione Biellese e Vercellese dell’Istituto del Nastro Azzurro, Conte Tomaso Vialardi di Sandigliano, ha letto le tre motivazioni delle tre decorazioni al Valore (Ordine Militare di Savoia, 2 Medaglie d’oro rispettivamente alle due Bandiere della “Sassari”).
A questo punto, dopo aver reso gli “onori alla voce” col tradizionale grido di battaglia: Sassari, Avanti! E Forza Paris, è venuto il momento più emozionante, quello degli Onores a Sos Mortos de sa Gherra Manna. È stata depositata una corona di alloro, mirto e corbezzolo, decorata con garofani bianchi e rossi, sul monumento ai Caduti della Grande Guerra, la Quarta Guerra d’Indipendenza, che ha visto il sacrificio di 13.602 figli di Sardegna e 523 Biellesi. La Cerimonia si è sciolta al suono dell’Inno Nazionale, dell’Inno Sardo, e della popolare canzone di marcia della Brigata Sassari, Dimonios.
Nel pomeriggio, alle 18, la celebrazione è proseguita informalmente al Circolo Su Nuraghe, con la proiezione dello sceneggiato La Trincea.
L’offerta di un Vino d’Onore, ovviamente, Cannonau Le Bombarde, ha chiuso la bellissima, evocativa e commovente giornata.
Allocuzione del presidente di Su Nuraghe
Col del Rosso 28 Gennaio 1918-2009: significato della Cerimonia a Nuraghe Chervu di Biella
Forza Paris! – Tucc Un! – Tutti insieme!
Pius fortes che Nuraghe, “a s’attenta pro mantenere sa paghe”, Più forti del nuraghe, sempre pronti per difendere la pace – recita l’inno della Brigata “Sassari”.
Gli uomini come le pietre, pietre sparse, diverse per dimensione e forma, che acquistano valore quando sono unite da un sentimento condiviso secondo un progetto comune.
Così il nostro Nuraghe Chervu, segno di forza e di unione, è un monumento ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi che comandati in armi, hanno ubbidito e hanno dato “Sa vida pro sa Patria“.
Così le Associazioni, fatte di persone, che da sole potrebbero contare molto poco, ma che unite, grazie alla loro diversità, sono in grado di utilizzare questa differenza di potenziale come energia vitale.
Energia che vogliamo usare per ricordare e rinforzare i legami che uniscono la terra di Sardegna alla terra di Piemonte e le persone che hanno allacciato e stretto questi legami: Vittorio Amedeo II, primo piemontese re di Sardegna, Carlo Emanuele IV, accolto in Sardegna dopo la cacciata napoleonica, i biellesi Vialardi di Valdengo e La Marmora, Pes di Villamarina, Manca di Thiesi, Manno, Garibaldi, Sella, Maffei, Besso, Mosca, e tanti, tanti altri ancora.
Tra questi, a noi carissimi, gli immigrati, che tanto hanno contribuito allo sviluppo di questa cara terra biellese. Oggi di Sardi ne contiamo 6200 che vivono in questa provincia alpina, idealmente stretti a su Nuraghe nostru.
Oggi, Festa della Brigata Sassari, noi Sardi e Sassarini Biellesi ci uniamo attorno al nostro Nuraghe Chervu insieme ai fratelli delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, legati dal comune amore per la Sardegna e per ll’Italia, uniti ai nostri Caduti dal Nastro Azzurro del valore.
Viva su Nuraghe Chervu! Viva sos Tattharinos Biellesos! Tucc un! Forza Paris!
Battista Saiu
Nelle foto: alcuni momenti della manifestazione.