Nella mia funzione di Presidente dell’Associazione “Figli della Miniera”, porgo un caloroso ringraziamento alle autorità presenti: all’Onorevole Walter Zanetta e al Consigliere della Regione Piemonte, Michele Marinello; ai Sindaci della Valle: Claudio Sonzogni, di Vanzone; Bruno Zametti, di Calasca; Pierfranco Bonfadini, di Bannio; Giovanna Boldini, di Macugnaga; Livio Tabachi, di Ceppo Morelli, Comuni interessati dai giacimenti auriferi.
Voglio sottolineare la Pestarena mineraria come culla dell’Unità d’Italia.
Qui hanno lavorato assieme uomini provenienti da tutte le regioni d’Italia: piemontesi, sardi, bergamaschi, veneti, calabresi, bresciani, abruzzesi, emiliani, toscani, marchigiani, friulani. Pestarena è stata un’autentica culla dell’unità nazionale!
Rivolgo un grazie molto particolare a tutti i presenti che come me, possono dire: “Io c’ero!”.
C’ero anch’io in quel triste, tristissimo giorno, segnato dalla terribile tragedia mineraria.
Il destino di Pestarena era già tracciato. Lo smantellamento industriale ed il susseguente svuotamento del paese erano già in atto.
L’incidente, giù al Livello 65, ha accelerato il tempo finale.
Quattro minatori che oggi sembrano essere stati “vittime sacrificali”, vittime inconsapevoli di un’Azienda abbandonata a se stessa.
Ricordiamo i nomi di quei minatori:
Vito Utzeri, 59 anni – Nato a Muravera (CA) e residente a Maccugnaga.
Giovanni Offredi, 53 anni – Nato a Taleggio (BG) e residente a Vanzone.
Antonio Argiolas, 24 anni – Nato a Villanova Tulo (NU) e residente a Montescheno.
Salvatore Puddu, 21 anni – Nato a Seui (NU) e residente a Montescheno.
L’emozione è forte, ma dobbiamo guardare avanti, dobbiamo guardare al futuro, nostro e del paese.
Nel futuro e anche sostanzialmente nel presente è proiettata la Società “Miniere di Pestarena”, attuale concessionaria delle Miniere d’oro.
Va a questa Società, rappresentata dall’ingegner Camillo Colella e dal suo “braccio operativo in loco”, ingegner Daniele Trogolo, il nostro grazie per la collaborazione a noi concessa e offerta.
Ringrazio per la partecipazione, il Corpo Musicale di Ceppo Morelli, diretto dal Maestro Umberto Ellena.
Un capitolo a parte lo merita l’Associazione “Costantino Nivola” che riunisce i sardi della nostra provincia, presieduta da Giuseppe Pinna e il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, presieduto da Battista Saiu.
Pochi dei loro associati conoscevano la storia di Pestarena e delle sue miniere d’oro. Ma in questo paese sono passati moltissimi loro conterranei e tre delle vittime, che oggi ricordiamo, venivano dalla Sardegna!
Oggi, il Presidente Pinna e il Presidente Saiu hanno voluto qui una forte e sensibile presenza di sardi e soprattutto hanno voluto far venire quassù il Coro “De Tzaramonte” diretto dal maestro Salvatore Moraccini.
A tutti loro va il nostro riconoscente grazie.
Ida Bettoni
Pestarena, domenica 13 febbraio 2011