La vita associativa di un ente come il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella si avvale di molte collaborazioni che, come i rivoli un possente fiume, alimentano le variegate attività che via via vengono proposte. Attraverso gli Associati, le iniziative estese al territorio coinvolgono l’intero tessuto sociale, interagendo, lavorando fianco a fianco per il bene comune, senza risparmio di tempo e di energie.
Un esempio concreto – uno tra tanti preso dal presente, anzi, dal futuro prossimo – è il pranzo benefico che si terrà domenica 18 settembre a Cossato, in collaborazione con un Ente benemerito qual’è l’Associazione Nazionale Alpini. Il ricavato della festa di Cossato, con al centro il trionfo del cibo della tradizione di Sardegna, verrà interamente devoluto in beneficenza in favore di “Coccinella Onlus“, per l’acquisto di un mezzo attrezzato per il trasporto di persone costrette in sedia a rotelle.
In questo caso, i volontari di Su Nuraghe, specialisti nell’arte culinaria isolana, prepareranno prelibatezze per centinaia di persone, con fatica, lavoro, sudore e preoccupazioni; con loro, dietro le quinte, altra generosità di tempo e professionalità viene costantemente messa in campo per la buona riuscita degli eventi, senza distinzione di genere, di condizione sociale o di età: donne e uomini, operai, impiegati o professionisti, giovani e meno giovani.
Alcune volte – come recentemente a Chia – si parla di difficoltà nel ricambio generazionale, di poca presenza di giovani nella vita associativa o, addirittura, di “frattura” fra generazioni. In controtendenza si colloca il lavoro realizzato da Giovanni Chergia, un giovane socio di Su Nuraghe di soli 25 anni. Forse è una semplice goccia nel grande oceano che – è giusto ricordare – è formato da gocce o, secondo l’immagine di apertura, un rivolo per il grande fiume, risultante generosa della gente di Sardegna che abita ai piedi delle Alpi.
Con un semplice “clic” sul “ferma immagine” allegato è possibile vedere il montaggio delle riprese effettuate da Giovanni Chergia in occasione della diciassettesima edizione di “Sa Die de sa Sardigna” a Biella.
Efisangelo Calaresu