Quattro biellesi nel Risorgimento: i fratelli La Marmora – Quattro personaggi che, con la loro storia ed i loro oggetti, rappresentano un esempio-guida di “italianità” espressa nella specificità “biellese” – Alberto La Marmora e la sua Sardegna in mostra a Biella
«Orgoglio della Città di Biella. Emblema dell’Italia Unita». Con queste parole è possibile interpretare il leitmotiv di fondo alla mostra “Quattro biellesi nel Risorgimento: i fratelli La Marmora”. Inaugurata lo scorso Sabato 22 Ottobre 2011 ed aperta fino al prossimo Dicembre 2011, la rassegna rappresenta il frutto di un composito lavoro di sinergie tra più soggetti di diversi territori, pubblici e privati, che ha visto in prima fila il Centro Studi Generazione e Luoghi – Archivi Alberti La Marmora ed il Comune di Biella, dando luogo ad un vero e proprio “fiore all’occhiello” all’interno delle manifestazioni cittadine volte a celebrare il 150°Anniversario dell’Unità d’Italia. Un’esposizione capace di coinvolgere l’intero abitato posto all’ombra di Oropa, grazie alla storia di una famiglia profondamente biellese e nella sostanza italiana, tanto più con un allestimento realizzato in ben quattro sedi cittadine, in una riscoperta di memoria e di identità locale ed, insieme, del Bel Paese. Una proposta di «riscoperta delle radici della Patria nella città di Biella», quindi, che sembra essere una risposta ad un’esigenza specifica dei nostri tempi e delle genti che abitano questi territori, come bene testimoniano anche i numeri evidenziati nel corso della partecipata conferenza inaugurale della rassegna, ossia le oltre 23 mila persone che risultano aver preso parte fino ad oggi alle varie proposte di “Biellesi tessitori di Unità“, pari a circa la metà degli abitanti del capoluogo di provincia.
Lungo l’idea del «tanto più amo, tanto più conosco i luoghi del cuore», così come espresso dall’Assessore alla Cultura del Comune di Biella, l’Avv. Andrea del Mastro, «non semplicemente per risiedere, ma per abitare e vivere la città», la mostra trova i suoi luoghi espositivi in alcuni tra i siti più significativi della storia di Biella. Nel quartiere storico del Piazzo il Palazzo Ferrero ospita il ricordo delle carriere militari dei quattro fratelli, mentre nel limitrofo Palazzo La Marmora è possibile conoscere la cultura, gli onori, il privato e le passioni della storica famiglia. In Biella-Piano, nella Basilica di San Sebastiano, trova sede un allestimento destinato ad essere permanente nell’omaggio ai celebri quattro generali ed ai loro congiunti tumulati nella cripta sottostante, mentre presso la sede di Presidenza di Biverbanca ha asilo la sezione dedicata alla vita di Alfonso La Marmora a Firenze.
Un grande evento di valore culturale e di respiro nazionale, si diceva, nonché unicum rispetto ad allestimenti precedenti o dedicati ad alcuni degli esponenti Ferrero-La Marmora. Il Sindaco, prof. Donato Gentile, in fascia tricolore, ha posto l’attenzione sugli importanti cimeli che arricchiscono la mostra, alcuni dei quali concessi e provenienti da collezioni e da musei anche extraregionali: tra questi la feluca di Alfonso (fondatore delle Voloire – Corpo delle Batterie a cavallo, nonché Presidente del Consiglio dei Ministri prima del Regno di Sardegna e poi del Regno d’Italia), la carabina di Alessandro (fondatore dei Bersaglieri) e lo stendardo dei Corazzieri (ex Corpo di guardia del Re) comandati da Carlo Emanuele, da restituirsi con gli onori dovuti attraverso l’omaggio della Polizia Municipale in alta uniforme. E poi le pietre, gli acquarelli e gli esemplari impagliati dello scienziato Alberto, Granatiere di Sardegna e scrittore del celebre Voyage en Sardaigne, primo vero “esploratore innamorato” dell’Isola posta al centro del Mar Tirreno, grazie alla gentile disponibilità del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Ed ancora una serie di documenti inediti, grazie al lavoro di ricerca del locale Archivio di Stato, e la rarità della co-presenza di ben quattro collari dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, massima onorificenza concessa da Casa Savoia ai suoi fedelissimi, gioielli appartenuti alla famiglia di uomini cui è dedicata la rassegna.
Personaggi che, con la loro storia ed i loro oggetti, rappresentano un esempio-guida di “italianità” espressa nella specificità “biellese“: come i “concittadini” Sella e Piacenza, persone di cultura e “del fare“, attivi nella politica ed appassionati del mondo e della natura. E che, ancora oggi, con la loro vita e le loro opere, capaci di donare lustro ed onore alla Penisola e ad una città come Biella, la quale non intende concludere le Celebrazioni del 150° Anniversario col finire dell’anno, ma desidera protrarre gli onori fino al prossimo 17 Marzo.
Gianni Cilloco