Saranno le salve dei fucilieri di su Nuraghe e le note delle fanfare dei Bersaglieri a scandire i principali momenti della festa “Sa die de sa Sardigna” che si terrà a Biella nel prossimo fine settimana.
Il 170° anniversario di fondazione dei fanti piumati si sposerà con la celebrazione dell’attesa ricorrenza della comunità sarda-biellese.
Corone di alloro, per Alessandro, fondatore dei Bersaglieri; corone di di mirto e corbezzolo, per Alberto, generale e senatore del Regno di Sardegna, molto amato dai Sardi e a cui Biella ha recentemente dedicato la piazzetta antistante la Basilica di san Sebastiano.
Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella organizza, nei giorni 17 e 19 giugno 2006, la dodicesima edizione di Sa Die de sa Sardigna, Festa del Popolo sardo, che si terrà al Chiostro di San Sebastiano, sul piazzale adiacente la palazzina Piacenza.
L’importante appuntamento, inserito in Biella Estate 2006, è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del comune di Biella, patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Provincia di Biella.
Direttamente dalla nostra Isola arriverà il Gruppo folcloristico Su Masu di Elmas (Cagliari), per lo spettacolo che si terrà sabato 17 giugno alle ore 21 a Biella.
Il Gruppo folcloristico “Su Masu” prende nome dall’antico toponimo con cui veniva individuato il fertile territorio in cui sono evidenti tracce delle civiltà che hanno attraversato la nostra Isola. Il suo nome deriva da Maso, masseria, azienda agricola, divenuto nella trascrizione dei documenti aragonesi “El Maso”, Elmas, appunto. Abitato da estrattori fenici di sale, il Comune ha riconquistato la sua naturale autonomia comunale solo nel 1989. L’economia locale è sempre stata incernierata sullo sfruttamento delle acque dello stagno di Santa Gilla e la coltivazione frumentaria del fertile e pianeggiante territorio, conosciuto oggi per l’importante aeroporto internazionale che ha fatto sviluppare nuove economie, ma che rischiano di cancellare alcuni tratti culturali e antichi saperi. Forse, anche per questo, sono nate ad Elmas molte associazioni che hanno il dichiarato scopo di tutelare il ricco tesoro identitario della nostra Isola.
Il Gruppo che sarà ospite a Biella per la dodicesima edizione della Festa sarda Sa Die de Sa Sardigna proporrà un ricco repertorio di balli e danze, intercalati da canti polifonici e da antiche melodie dei canti a tenore. I variopinti costumi faranno da cornice allo spettacolo. Quelli femminili, caratterizzati dalle gonne di “bordalinu”, conservano la tinta rosso-blu, colori che identificano l’intera Terra sarda, ancora presenti negli stendardi provinciali, nei gonfaloni di moltissimi comuni sardi e in quello della nostra squadra del cuore.
Il costume maschile mostra il caratteristico “muccadore”, il fazzoletto policromo annodato sulla fronte, originariamente avvolto sul capo per raccogliere il sudore della fatica dei campi e delle saline. La stessa pezzuola pende dalla cintola di “sas ragas”, le braghe. Quest’oggetto rimanda al rito del comparatico, l’amicizia sacra che veniva avvalorata il giorno di san Giovanni quando, annodando opportunamente il foulard, si saltavano i fuochi solstiziali accesi all’imbrunire davanti alla soglia delle case.
La presenza di Massimo Zaccheddu ci permetterà di ascoltare i graditissimi canti: Deus ti salvet Maria e Su Perdonu.
La giornata di domenica sarà salutata dai Fucilieri di Su Nuraghe, che scandiranno con le salve beneaugurali i vari momenti della festa.
Nella Chiesa di San Sebastiano, particolarmente cara ai Sardi, sarà officiata da Padre Accursio sa Missa Majore, decorata dai canti del coro polifonico di Elmas, mentre nei saloni della Banca Sella verrà servito il pranzo sociale con il tradizionale piatto “sa breveghe incappotto”.
Alla festa di quest’anno saranno presenti i Bersaglieri nella ricorrenza annuale di fondazione. Le note delle loro fanfare daranno maggiore completezza alla festa dei Sardi, divenuta anche la festa dei Biellesi.
Battista Saiu