Una Sardegna inventata, descritta come vera

Si è tenuto venerdì 6 novembre, a Biella, l’annunciato appuntamento con i libri per conoscere la Sardegna attraverso scrittori sardi contemporanei.
Un pubblico attento ha seguito con interesse la presentazione delle opere di Marcello Fois tenuta dal prof. Roberto Perinu.
All’ingresso, la Libreria Giovannacci di Biella ha allestito una postazione con alcune opere di Fois tra cui “Stirpe”, edito da Einaudi (2009).
Presso la Biblioteca Su Nuraghe sono disponibili i seguenti titoli: Dura madre; Sempre caro; L’altro mondo; possono essere richiesti direttamente (Biagio Picciau: 3934941503).

Quale Sardegna?

riflessioni a lato di una conversazione nelle parole di Roberto Perinu

Battista Saiu, Roberto Perinu e Biagio PicciauUna Sardegna inventata, descritta come vera.
La storia, la vicenda raccontata, sta in questa spaccatura.
E non è un romanzo storico, perché alla realtà storica il pegno si paga subito, e senza problemi.
Ma i colori, il gusto con cui si scrive, quelli sono di adesso, del momento in cui si scrive; perché, chi scrive se li porta dentro, sono presenti, attuali, suoi: né potrebbe essere altrimenti; perché, chi scrive, parla di sé – o usa il proprio come fosse un’altra persona: un’altra …maschera?
Ma, sempre, presente qui e ora.

Del romanzo deve piacere la finzione, che dev’essere evidente, ma che, finzione, resta senz’ombra di dubbio: invenzione che sembra verità, l’entrare in un mondeo che ci consente di sfuggire il banale quotidiano, la realtà… vera!
La finzione ci dà quest’impressione, quella di una fuga che fuga, certo, è, ma che deve essere e sembrare vera, anche se della qualità reale del sogno, che è vero – proprio perché è sogno – quanto più sappiamo che è sogno: è irrealtà, ma quella verso cui tendiamo.
Il senso di liberazione che ne deriva: ecco il bello del leggere.

Uno è scrittore, allora, perché c’è un lettore. Ma, il lettore, dopo avere letto, ri-scrive il libro con la sua lettura; l’Autore, quand’anche fosse lui in persona a parlare del suo libro, a quel punto non sarebbe che un altro lettore.
Il lettore ri-crea il romanzo trasportando in se stesso la storia, la vicenda, e, nel contempo, calandosi in essa, quasi la scrivesse proprio lui.
E, la storia, la si legge con tante modalità – diverse o simili, poco importa – quanti sono i lettori.
E, ciascuno di noi, fa propria la vicenda.
Il compito dello scrittore finisce qui, dove comincia quello del lettore; è proprio questo il suo compito: creare una storia nuova in ogni lettore.

Per questo un romanzo non è mai davvero storico: storica, al massimo è la ricostruzione dell’ambiente della vicenda. E quanto possa – o non possa – essere vera è tutto da vedere.
È sempre lo scrittore che crea, trasformando le proprie informazioni, un mondo che è solo suo.
Lì, nella vicenda, il lettore trova le sue di cose: e la storia si riscrive.


Nelle foto: immagine che ritrae Roberto Perinu (centro) con Battista Saiu e Biagio Picciau.

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