A Biella, in occasione del Natale, vengono allestiti presepi di ambiente sardo. Nella sezione fotografias è possibile vedere il presepio sardo allestito da Battista Medde nella sua casa a Biella.
Ad Oropa, nelle sale laterali e nella cripta della Basilica Superiore del Santuario Mariano Eusebiano Alpino di Santa Maria del Monte è possibile visitare una ricca mostra permanente di presepi provenienti da tutto il mondo, resa possibile grazie alle donazioni di due appassionati cittadini biellesi: Arnaldo Zona e Pier Giuseppe Alvigini.
Dalla collezione Alvigini proviene il presepio con personaggi sardi, opera dell’Artista Paolo Monni di Olbia, ambientato in un paesaggio sardo.
Questo prezioso presepio, esposto ora ad Oropa, venne presentato per la prima volta (dal 24 dicembre 1997 al 15 gennaio 1998) dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe in occasione della riapertura al pubblico di un altro importante Santuario Alpino Biellese: San Giovanni della Balma, Andorno Micca (Biella).
L’evento di San Giovanni d’Andorno e l’allestimento del presepio nella cappella di San Giuseppe, curati dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe su invito del Rettore can. Giovanni Saino, coinvolse le classi IIA, IIB, IIIB, IIC, IIIC della Scuola Media Statale XXV Aprile di Andorno Micca, guidati con abile cura dai loro insegnanti, in collaborazione con i docenti e gli allievi del Corso di disegno, pittura e ceramica tenuto a Su Nuraghe di Biella e da Su Cuncordu Lussurzesu di Santu Lussurgiu (Oristano).
Alle ore 24 i Tenores intonarono i canti di “Sa Missa de Puddos” tratti dall’Ordinarium Missae lussurgese e dalla tradizione di canti sardi, mentre i ragazzi della Scuola Media di Andorno, diretti dalla prof. Nicoletta Mentegazzi Rapa, eseguirono canti natalizi in piemontese.
Sul piazzale antistante il santuario su fogulone de Sanctu Juanne, il falò di San Giovanni illuminava la suggestiva scena.
Battista Saiu
Preghiera dei fedeli in lingua sarda e in piemontese per la Messa di Natale 1997
Jesus, fillu de Deus
Jesus, fillu de Deus, Tue chi ses boffiu nasci in d’una stadda, addura accanta a chi no tenit domu. Tue chi ti ses deppiu fuiri at s’Egittu perseghiu de Erodi, primmu emigradu de sa Cristianidadi, assisti tottus is chi anta deppiu lassai sa terra insoru pro andai a terra allena. Tui chi has digiunau in su desertu, teni piedadi de chini tenit famini.
Biagio Picciau
Gesù Nosgnor!
Gesù Nosgnor! Ti ch’a t’è vorsù nasse ant na stala, stà duassin a ci ch’a l’ha nen na ca! Ti ch’a t’è dovù scapé an Egit, përseguità da Erode, ti ch’a t’è stacc prim emigrant tra ij Cristian, daje man a tuta la pòvra gent ch’a l’ha dovù bondoné so pais për andé rameng an tère lontan-e! Ti ch’a t’è stacc ëdgiun ël desert, daje da mangé a ci ch’a l’ha fam.
Gustavo Buratti Zanchi
Nell’immagine: il presepio sardo allestito da Battista Medde.