Nel 1901, Salvatore Mighela apre a Biella, nella centralissima via Umberto (attuale via Italia), nello slargo antistante la piazzetta Santa Marta, all’incrocio con via Vescovado, un negozio di vendita e mescita di vini sardi. Ad indicarlo una grossa insegna tracciata sulle tende parasole, con l’indicazione: “Vini di Sardegna“. Il successo è immediato. Ottimi prodotti isolani e spiccate capacità imprenditoriali ed umane catturano la fiducia della clientela biellese; un esito positivo testimoniato dall’espressione: “Andare dai Sardi“, pronunciata all’ora dell’aperitivo o del caffè pomeridiano.
A Biella sarà possibile fin dal 1904 assaporare i primi “caffè espresso” prodotti al mondo. In quell’anno, infatti, Salvatore Mighela installa in città una delle prime cinque-sei macchine per il caffè espresso prodotte per la prima volta in Italia, “e non solo in Italia, ma al mondo: si sa che il caffè espresso è nato nel nostro paese” – si legge su “Eco di Biella” del 28 novembre 1968 – che eleverà Biella al pari di altre grandi città italiane, e non solo.
Nel locale faceva bella mostra di sé un manifesto di grandi dimensioni a firma “V. Ceccanti Milamo“, in cui erano raffigurate due eleganti signore d’un secolo fa, bellissime nei loro sgargianti abiti gialli e rossi e cappellini d’altri tempi, con la grande scritta, anch’essa rossa e a caratteri cubitali dal sapore liberty “caffè espresso servizio istantaneo“.