«Tra luce e mistero», a Cuneo il Sardo-Biellese Ilio Burruni

Ilio Burruni
Ilio Burruni, Albero, Biella 2007, olio su tela 116x89.

Venerdì 16 marzo 2012, a Cuneo, nella “Sala mostre della Provincia” Granda, in corso Nizza, 21, verrà inaugurata la mostra Tra luce e mistero del Sardo-Biellese Ilio Burruni, nativo di Ghilarza (Oristano) e residente in Provincia di Biella.
La rassegna resterà aperta fino al 30 marzo p.v., e sarà visitabile nei giorni festivi e in quelli feriali dalle 16 alle 19.
La mostra, presentata dal critico torinese Angelo Mistrangelo, espone rami, alberi, boschi, senza persone né cenni al mondo urbano.
Le opere, nitide, dalle forme forti e dai colori decisi sono piene di luce e suggeriscono un’idea di mistero.
Nella Sala mostre della Provincia di Cuneo, Ilio Burruni presenta i suoi più recenti oli su tela.
L’Autore vanta una precisa formazione classica, come si rileva dal suo percorso artistico, partito dall’amicizia col barone Manno, e compiutasi attraverso l’appoggio con Roccati e la stima di Felice Casorati.
Poi, dopo la frequenza alla scuola del nudo all’Accademia Albertina di Torino, il suo itinerario va verso la semplificazione essenziale e la luce.
L’energia, l’impegno, l’intensità del linguaggio di Burruni [restano intatti] nella definizione di una raffigurazione mai scontata o solamente verista” (Angelo Mistrangelo).

Roberto Perinu

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