Sabato 21 aprile – Nelle sale del Circolo Su Nuraghe, di Biella, Nilde Congiu ha presentato A casa, un cortometraggio di Andrea Caboni, realizzato dall’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico, della Regione Autonoma della Sardegna.
L’edizione primaverile della rassegna Su Nuraghe Film vede impegnati Sardi di seconda e di terza generazione, donne e uomini nati fuori dall’Isola, chiamati a tenere lezioni di cinema. In questo caso, si tratta di quattro giovani genitori cresciuti in seno alla Comunità di origine che continuano a frequentare con i loro figli la grande famiglia di Su Nuraghe, partecipando, fin da quando anche loro erano bambini, alle iniziative riservate ai più piccini organizzate in seno alle associazioni del vasto mondo dell’emigrazione isolana.
Gli incontri periodici sono, a tutti gli effetti, lezioni di cinema con protagonisti genitori che salgono in cattedra, coadiuvati dall’altro coniuge e, mirabilmente, dai figli che aiutano e incoraggiano gli effimeri docenti in un interessante capovolgimento dei ruoli. Un processo di apprendimento e di scoperta che, attraverso la finalità di “far conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore“, unisce ancor più le famiglie. Un importante momento significativo, che rinsalda i rapporti – a volte allentati – con la terra madre, attraverso i suoni, le immagini e le emozioni, resi disponibili grazie alla produzione documentaria e archivistica dell’ISRE.
A volte, nel segno di continuità tra generazioni, durante le serate e nei giorni che le preparano, si assiste ad una reale scoperta-riscoperta dell’identità di appartenenza che sfocia in un autentico rito di passaggio, in cui, oltre a parenti e amici, alle serate di Su Nuraghe Film partecipano i conterranei per assistere ad una effettiva entrata in società nella quale i giovani adulti – attraverso la prova – si presentano e vengono accolti nella grande famiglia allargata, la comunità di origine.
Salvatorica Oppes