Sabato 19 maggio – Nelle sale del “Punto Cagliari”, Alessandro Lai ha presentato “Il suono della miniera”, un breve cortometraggio di Mario Piredda, proveniente dagli archivi dell’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico, della Regione Autonoma della Sardegna, messo a disposizione del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
Il terzo appuntamento della rassegna primaverile dell’undicesimo ciclo di “Su Nuraghe Film”, ha avuto come protagonista un “nuovo sardo” di seconda generazione, in cattedra per l’attesa “lezione di cinema” per “conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”.
Anche in questo caso, un giovane adulto, accompagnato dagli anziani genitori e dai figli ancora adolescenti, ha accettato di “studiare la Sardegna” per poi presentarla – attraverso un vero e proprio rito di passaggio, una sorta di “entrata in società” – ad un pubblico molto attento.
Dopo la proiezione, il dibattito e le testimonianze sulla vita di miniera hanno messo in evidenza quanto l’attività estrattiva abbia segnato la storia dei Sardi, oggi come millenni fa, quando da “Terramanna”, la Penisola italiana venivano inviati i condannati “ad metalla”, a morire estraendo preziosi sassi dal freddo ventre della terra.
Per Alessandro Lai, la sua magistrale “lezione di cinema” è stata un modo concreto per “il passaggio di testimone tra generazioni”.
La rassegna, infatti, ha anche lo scopo di favorire la scelta dell’identità nei giovani nati lontano dall’Isola: scelta difficile che definisce “chi siamo” nel confronto di noi stessi e nel complesso rapporto con gli altri.
Relativamente all’identità, i Sardi sembrerebbero favoriti dalla loro millenaria storia – a volte accennata e perlopiù taciuta nei libri di scuola, ma ancor oggi veicolata da una lingua arcaica – forti del perdurare di usi e costumanze universali, endemizzati grazie all’insularità, giunti fino a noi nella loro unicità.
Molte volte, nei giovani docenti chiamati a presentare un nuovo filmato, lo stupore di scoprirsi eredi, di discendere e appartenere ad una terra antica.
Salvatorica Oppes
Biella, Punto Cagliari: la famiglia di Alessandro Lai