Buona Fortuna per Laura e Sebastiano, sposi sardo-biellesi

Sposi
Voci di Su Nuraghe con al centro gli sposi Laura e Sebastiano.

28 Giugno 2012 – A Graglia, nel piccolo santuario di Campra, dedicato alla Madonna della Neve, si sono celebrate le nozze di Laura Chiappo, biellese (padre di Sordevolo e madre di Mongrando) con Sebastiano Biolcati Rinaldi, biellese di nascita (padre emiliano e madre sarda di Atzara, Nuoro).
La cerimonia è stata animata dalle Voci di Su Nuraghe e dalla voce di Roberto Sellone alla chitarra. Ad officiare il rito don Elviro Battuello, parroco di Vallanzengo, nato a Sedini, piccolo centro nel centro della regione dell’Anglona nel Nord della Sardegna, in provincia di Sassari.
Le origini sarde dell’officiante e dello sposo, la comune grande passione per la montagna e per la musica antica e moderna – con brani di Baglioni, tratti dal 3° album del 1972, Piccolo grande amore, “ti prendo come mia sposa” e “wish you were here“, dei Pink floyd – sono stati i fili conduttori di queste nozze celebrate nel cuore della “Biellesità”, alle estreme pendici del Monte Rosa, dove sgorga l’acqua più leggera d’Europa, con riti e canti che provengono da lontano nel tempo e nello spazio e che qui hanno trovato mirabile sintesi.
All’inizio del rito, dall’alto del coro, “S’intrada de sa Missa“, canto d’ingresso, poi le note di “S’aneddu“, l’anello, tradizionale canto di benedizione impartita in musica dalla Comunità dei Sardi di Biella nel momento dello scambio delle vere nuziali. Il “Deus ti salvet Maria“, l’”Ave Maria” in sardo, intonato alla comunione, momento di raccoglimento e di ascolto, ha commosso non solo gli sposi. Alcuni hanno unito le loro voci a quelle dei cantori.
L’uscita degli sposi dalla chiesa, dopo la firma dei registri, è stata salutata da amici e parenti. Nell’ampio sagrato tre donne, con al centro la madre dello sposo per la benedizione col grano e la rottura dei piatti: gesto di aspersione con chicchi di frumento per augurare buona fortuna ed abbondanza recitando antiche formule: “comente girant su sole et sa luna, gai tenzedas bona Fortuna“, vale a dire: come ruotano sole e luna, cosi possiate avere buona Fortuna.

Giovanni Usai


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