Dal tempo del Regno Sardo, Festa della Madonna del Bosco

Madonna del Bosco<
Novara, simulacro ligneo della Madonna del Bosco in processione.

A Novara, appena fuori dalla città, in corso Vercelli 108, provenendo da Vercelli, si trova il Santuario della Madonna del Bosco.
Dal 7 al 16 settembre sono in corso i festeggiamenti religiosi con Sante Messe, Novena, giornate eucaristiche e penitenziali; processione finale con il simulacro mariano su carro trainato da cavalli.
Dal 13 e fino al 16 settembre, è iniziata la Festa popolare con animazione, biciclettata, piatti della tradizione culinaria isolana: durante due serate (giovedì 13 e venerdì 14 dalle 19.30), sarà possibile gustare piatti tipici sardi; pranzo comunitario, musica, fuochi d’artificio. Nel tempo presente, permangono – attraverso il cibo – alcuni richiami a momenti di storia comune tra Isola e Terraferma, nel momento del passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia, durante il cruento periodo della Seconda Guerra di Indipendenza e le gesta dell’Armata Sarda, quando il simulacro della “Vergine Addolorata che si venera in questo santuario, fu scolpito da Edoardo Lenta, cittadino novarese nato nel 1845, in adempimento ad un voto fatto nel 1859 – ci informa don Franco Belloni, parroco della Parrocchia della Madonna Pellegrina –  Nel giugno di quell’anno, si recava infatti con un amico sulle rive dell’Agogna, poco lontano dalla cascina Santa Marta, dove erano accampati gli Austriaci che controllavano la zona. I soldati, ritenendoli delle spie, li inseguirono sparando contro di loro ed il Lenta, che vide l’amico cadere ferito ad una coscia, si inoltrò nel vicino bosco nascondendosi su di un olmo. In quel momento il giovane si affidò alla Madonna, promettendone di scolpirne un’immagine su quella stessa pianta qualora avesse avuto la vita salva. Così accadde ed il giugno successivo, ritornato nel bosco, in un solo giorno scolpì l’effigie di Maria Immacolata, che dopo essere stata deturpata e privata di mani da atti vandalici, fu riscolpita dal Lenta alcuni giorni più tardi. Il giovane non poté più farla a mani giunte a causa del gesto vandalico, per cui optò di ricavare da essa l’immagine dell’attuale Madonna Addolorata”.
Per ulteriori informazioni: madonnapellegrina.org
Per info e prenotazioni, rivolgersi ai seguenti recapiti: Don Franco 335/6483496 – Leo 335/7312559 – Segreteria 0321/452367

Angelo Cau


Locandina

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