“Perle di Sardegna” proposte dall’ONAV di Biella

Immagini della serata nella sezione Fotografias

Pietro Niola, Corrado Masserrano, Paolo Sappino, Tiziano Guglielminotti, Attilio Tacco, Ezio Ramella Valet, Paolo Loggia, Angelo Genta
Pietro Niola di Silanus con il delegato ONAV di Biella Corrado Masserrano, ritratto a fianco di Paolo Sappino, Tiziano Guglielminotti, Attilio Tacco, Ezio Ramella Valet, Paolo Loggia, Angelo Genta.

Giovedì 23 maggio 2013. Tutto esaurito per il “tour” enogastronomico Perle di Sardegna organizzato dalla sezione ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) di Biella, svoltosi nelle accoglienti sale dell’Hotel Ristorante Bugella.
Serata di eccezione per la presentazione di grandi vini di Sardegna abbinati a pregiatissimi prodotti tipici isolani.
L’incontro, guidato da Pietro Niola di Silanus (Nuoro), ha visto la presenza di Piera Angela Deriu, presidente dell’Associazione sarda “Grazia Deledda” di Pisa, di una delegazione dell’Associazione “Cuncordu” di Gattinara e rappresentanti del Circolo dei Calabresi di Biella a fianco di soci ONAV e di Su Nuraghe di Biella.
Sono serate che attirano sempre molte persone – ha affermato Attilio Tacco, membro del direttivo ONAV di Biella – perché diamo spazio all’abbinamento con alcuni cibi. Il “tour enogastronomico sardo” è stato particolarmente apprezzato perché l’Isola ha un grande tesoro formato da pregiatissimi prodotti alimentari e ottimi vini. Non è mai successo – ha aggiunto – che l’abbinamento di vini venisse associato esclusivamente cibi di un solo territorio; per la Sardegna è possibile fare piacevoli eccezioni, forse perché da millenni, in Sardegna si coltivano diverse varietà di uve; alcuni vitigni sono autoctoni, esclusivi dell’Isola“.
Durante i settemila anni di storia della grande Isola, si sono selezionate le migliori cultivar di vite, alcune connesse al mito di Dioniso, risalenti alla domesticazione delle piante da frutto e alla scoperta della vinificazione.
La posizione dell’Isola, al centro del Mediterraneo, ha permesso alla Sardegna di essere fulcro naturale di scambi con i popoli e le civiltà che via via fiorivano e tramontavano sulle coste d’Europa, d’Africa e del Vicino Oriente.
Lo testimoniano i “Popoli del mare”, identificabili con i Filistei della Bibbia, gli Shardana, “guardie imperiali” presenti anche alla corte del Faraone Ramses II nel III millennio a.C. Secondo alcuni storici, i “Popoli del mare” sarebbero gli stessi artefici della civiltà nuragica della quale ancora oggi è possibile ammirare le imponenti maestose vestigia: i “nuraghi”, le oltre ottomila torri presenti in Sardegna, tra i megaliti più grandi d’Europa.

Giovanni Usai

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