Rinnovata l’amicizia tra la Comunità biogliese e quella sarda

Bioglio, festa di fra Nicola da Gesturi
Bioglio, gruppo di partecipanti alla festa di fra Nicola da Gesturi.

Giovedì 7 giugno, presso la chiesa parrocchiale di Bioglio, don Luigi Tajana ha celebrato la Santa Messa in onore di Fra Nicola da Gesturi, animata dalle “Voci di Su Nuraghe“, la corale della comunità Sarda di Biella.
È ormai diventata una consuetudine quella di incontrarsi per fare festa e intanto riflettere sulla figura, sempre attuale, del Beato Nicola da Gesturi.
Alla serata erano presenti anche i pronipoti del Frate che, ispirati dall’immagine sorridente del Beato, hanno scritto una semplice poesia:
Caro Fra Nicola beato
che ti sei addormentato in un sonno profondo
dopo aver illuminato il mondo.
Per averci fatto questo dono,
siamo qui riuniti per te, nostro patrono.
Con il tuo sguardo sorridente hai convinto molta gente
a pregare un po’ di più
il nostro amato e buon Gesù
“.

Luisa e Nicolò
(11 e 9 anni)

La serata di giovedì si è poi conclusa con il rinfresco offerto dal parroco don Luigi Tajana e, ancora una volta, si è rinnovato il legame di sincera amicizia tra la Comunità biogliese e quella sarda.

Claudio Medda

Guardare al Beato fra’ Nicola da Gesturi come ad un esempio

La parola santità può farci paura, sembra una meta irraggiungibile, un traguardo sempre troppo lontano, un percorso impercorribile e forse anche ormai improponibile.
Eppure oggi nella memoria del beato fra’ Nicola da Gesturi la Chiesa ci invita a guardare a lui come ad un esempio ed allora ci ricorda che la santità è comune vocazione di tutti i battezzati e, attraverso la Colletta, ci ricorda la via per raggiungerla, camminando nella preghiera, nel silenzio e nell’umiltà.
Nella preghiera come dialogo con Dio, nel silenzio per ascoltare la Sua Parola e anche la voce degli ultimi e più bisognosi, nell’umiltà ricordando che tutto non è nostro merito ma ci è dato dalla Grazia e dall’Amore di Dio.
L’esempio di fra’ Nicola ci dice anche che la santità è vivere con fedeltà i nostri compiti, a lui è stato richiesto di essere un questuante, ossia andare in giro a chiedere l’elemosina per il convento e per i bisognosi, quale lavoro o missione più umili? Eppure di fronte agli occhi di Dio non c’è niente di umile e tutto viene da Lui ricompensato.
Guardando, allora, al beato fra’ Nicola scopriamo come veramente la santità sia stile di vita ancora da proporre e di cui non avere paura, vivendo con fedeltà la propria vocazione, riscoprendo ogni giorno il sacramento del Battesimo e con umiltà dando la propria disponibilità agli altri.

Don Luigi Tajana

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