Il Circolo Su Nuraghe di Biella ha salutato l’ultimo giorno del mese di maggio inaugurando “Dolce Piemonte”, nuovo filone di iniziative all’insegna di tesori della tradizione custoditi nella memoria materiale degli associati, con al centro specialità gastronomiche continentali.
Il debutto è stato affidato a Rosina Potenza Addis, moglie di Pietro, sardo di seconda generazione, originario di Alà dei Sardi, in provincia di Tempio Pausania-Olbia.
Su grandi vassoi sono stati esposti e presentati i “baci di dama” realizzati per l’occasione; cibo festivo che, nella versione attuale, è caratterizzato da cioccolato, ingrediente conosciuto in Europa solo dopo la scoperta dell’America.
Giunto nel Vecchio continente, il cacao, bevanda sacra per Maya ed Aztechi, conquistò, all’epoca, il gusto e la moda di nobili e borghesi. Attraverso gli addetti alle cucine di corte e grazie allo sdoganamento effettuato dalla Chiesa in relazione al periodo di digiuno, a partire dal XVII secolo, il cioccolato si diffonde rapidamente, sostituendo nella cucina colta, prima, e in quella popolare, poi, antichi ingredienti; nel caso dei baci di dama, marmellate e creme.
Nel secondo dopoguerra, una crema a base di umili “nocciole Piemonte” ed esotico cacao Centro americano, incontra favorevolmente il gusto non solo italiano attraverso una sorta di surrogato prodotto da una nota ditta sviluppatasi nella Provincia Granda, divenuto simbolo mondiale impareggiabile della gastronomia dolciaria italiana.
In Piemonte, la “gianduja” è cioccolato a base di nocciole, con “Gianduja”, che da burattino diviene personaggio identificativo di Torino e il gianduiotto, eccellenza dolciaria universalmente conosciuta e apprezzata. Nell’altro versante alpino, proverbiale rimane il cioccolato svizzero. Nel Biellese, i canestrelli: cialde unite da cioccolato fondente; ad Oropa, le cioccolate calde sono ancora una consuetudine.
Giovanni Usai
Baci di dama di Rosina Potenza Addis
Ingredienti: 300g di nocciole; 200 g di mandorle; 400 g di zucchero; 500 g di burro; 700 g di farina; 2 bustine di vanillina; un pizzico di sale e 250 g di cioccolato fondente
Lavorazione: tritare nocciole e mandorle, aggiungere farina, zucchero, sale, burro ammorbidito e vanillina; impastare. Fare palline di pasta, metterle nella teglia. Infornare e cuocere per 15 minuti in forno a 160°C. Lasciare raffreddare fuori dal forno. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e unire in coppia.