Sabato 21 giugno 2014, alle ore 21, nella terrazza del Palazzo Gromo-Losa di Biella Piazzo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella invita al “Concerto di inizio estate, operetta sotto le stelle”, con il tenore Edoardo Melis, l’Orchestra Filarmonica Biellese. Direttore Emilio Straudi. Ingresso libero.
In cartellone: “Sogno di un valzer” selezione, di Oscar Straus; “Il paese dei campanelli”, “Fox della luna”, di Virgilio Ranzato; “Il paese del sorriso”, “Tu che m’hai preso il cuor”, di Franz Lehár; “No,no nanette” selezione, di Vincente Youmans; “Primavera scapigliata” selezione, di Joseph Strauss; “La principessa della Czarda”, “Donne mie”, di Emmerigh Kàlmàn; “Con le donne…”, È scabroso le donne studiar”, di Franz Lehár.
Edoardo Melis, 45 anni, sardo di terza generazione, è nato a Biella; il padre Pietro era nato ad Andorno Micca. Il nonno Antonio era arrivato in Piemonte nell’immediato dopoguerra, proveniente dalla nativa Jerzu (Nuoro, attuale Provincia dell’Ogliastra).
Ingegnere meccanico laureato al Politecnico di Torino nel 1993, Edoardo incontra la sua Sardegna nel 1978, a Baia Sardinia, in Costa Smeralda; dopo i Mondiali di Argentina, in Sardegna è ospite nell’albergo di Zoff. I suoi viaggi sono proseguiti ancora, divenendo più frequenti. Tiene i rapporti con la Terra d’origine anche attraverso la libera professione con lavori e consulenze per conto della Minerali Industriali; frequenti i viaggi tra Florinas (Sassari) e Brusnengo (Biella).
La sua formazione musicale è iniziata con il M° Giulio Monaco e il Coro Polifonico Biellese, proseguita e perfezionata, poi, con il M° Enrica Maffeo. Diverse e apprezzate le esibizioni pubbliche.
Sabato ad ascoltarlo ed applaudirlo ci saranno gli amici di Su Nuraghe che per l’occasione hanno deciso di rinviare le manifestazioni già programmate nella sede del Circolo di via Galilei.
In caso di cattivo tempo, il concerto si terrà nell’auditorium di Palazzo Gromo-Losa.
Simmaco Cabiddu
Edoardo Melis
Ciao, leggere il percorso di vita di questo ragazzo fa molto piacere. Il termine “volere” gli si addice. Vero è che ha incontrato sulla sua strada persone di alta levatura che hanno plasmato la sua indole. La famiglia prima di tutto che l’ha capito e aiutato. Un plauso grande e un infinito in bocca al lupo.