Biella, 16 luglio 2014 – Con l’arrivo dell’estate, molti Sardi che risiedono nel Biellese ritornano, come rondini al nido, a salutare la terra in cui sono nati. Così, dal 20 luglio, anche del Circolo Culturale Sardo di Biella interrompe l’attività sociale, sospendendo l’apertura serale delle sale. Anche corsi e laboratori vanno in vacanza. Oggi pomeriggio, è stata la volta delle Donne del Filet. Gli incontri riprenderanno a settembre, nella seconda decade. Per chi non parte, una sorta di “compiti a casa”: gli appuntamenti del mercoledì pomeriggio si trasferiscono a Borriana, all’ombra dell’accogliente cachi, nel giardino di Laura.
Oggi, per un momento, sono stati abbandonati fili e navette, ferri, aghi, spilli e telai, per lasciare spazio a “su cumbidu”, il rinfresco con dolci, crostate e strudel di frutta, che han fatto il paio con “su gattò” di mandorle e biscotti al gusto di limoni sardi.
A Su Nuraghe di Biella, l’Isola incontra il Continente attraverso saperi e sapori in una sorta di cosciente ibridazione di ingredienti e di ricette. Molto graditi gli infusi alcoolici, serviti rigorosamente gelati: a base di mirto, liquirizia, limoni isolani, messi, però, a macerare e realizzati all’ombra del Mucrone.
Anime femminili che a Su Nuraghe si incontrano e si ritrovano per realizzare pizzi e ricami pregiati, capaci di produrre anche cibi deliziosi, delicati e gradevoli al palato; donne che hanno il dono, come è naturale che sia, di generare, di far nascere: da semplici e umili ingredienti creano veri e propri capolavori, effimeri come il cibo; più durevoli come i ricami che escono dalle loro mani e dal loro cuore di mamme.
Eulalia Galanu