Convegno a Torino su la voce quale strumento di comunicazione primordiale dell’uomo, da sempre utilizzata per creare relazioni sociali – rapporto tra voce e identità – elemento fondamentale nella tradizione dei canti popolari.
Per chi non lo sapesse, Giovedì 16 Aprile è stata la Giornata Mondiale della Voce. Il gruppo di ricercatori e dottorandi del laboratorio di fonetica sperimentale “Arturo Genre” dell’Università degli Studi di Torino, insieme all’emittente radiofonica universitaria Radio110, non si è lasciata scappare questa interessantissima occasione per organizzare un Convegno volto a trattare ancora una volta di questa tematica in tutti i suoi aspetti. L’argomento di quest’anno, in particolare, è stato “Voice, the original social media”, ossia la voce quale strumento di comunicazione primordiale dell’uomo, da sempre utilizzata per creare relazioni sociali.
La giornata di studi si è svolta in due tranches principali. Al mattino, a Palazzo Nuovo, presso il laboratorio multimediale “Guido Quazza”, si sono tenuti gli interventi del doppiatore Mario Brusa e del voice coach Massimo Giardini, i quali hanno parlato rispettivamente della voce dell’attore e della voce professionale; di seguito si è trattato del rapporto tra voce e identità insieme al perito fonico Raffaele Pisani, dell’importanza della respirazione e della postura col docente di evoluzione umana Mauro Uberti ed i formatori della Scuola di Applicazione dell’Esercito Italiano Marcella Sara e Antonio Plescia. Al termine della prima sessione il profilo della voce come elemento fondamentale nella tradizione dei canti popolari è stato affrontato dall’antropologo Febo Guizzi.
Nel pomeriggio, invece, ad alternarsi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università sono stati Antonio Romano (responsabile del laboratorio “Arturo Genre”), il quale ha parlato di voci manipolate e sintetiche. Carolina Jorge Trujillo, dottoranda di fonetica ha contribuito con un intervento sull’acquisizione del linguaggio infantile, mentre il foniatra Massimo Spadola e la logopedista Irene Vernero hanno illustrato le diverse modalità della presa in cura della voce personale. Ancora, il foniatra Diego Cossu ha poi parlato di voci estreme e i due dottorandi Claudio Russo e Valentina De Iacovo hanno ripercorso la storia degli apparecchi telefonici.
Nello stesso pomeriggio, tra un intervento scientifico e l’altro, non sono mancate le esibizioni a pianoforte (Valentina Colonna, Francesco Savergnini e Dario Tabbia), di canto (Ginevra Zanella e Rossella Giacchero) e di recitazione (Giulia Polacco).
La partecipazione attiva del pubblico e la qualità degli interventi hanno fatto di questa giornata un evento culturale ricco di spunti interessanti. L’attesa per la prossima edizione della manifestazione è già trepidante!
Valentina De Iacovo