Sabato 9 maggio, a Biella, alle ore 21, nelle sale del “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, 11, appuntamento con “Su Nuraghe Film”, lezioni di cinema “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore” – in cartellone “Oro rosso” di Davide Mocci – Ingresso libero.
La serata sarà presentata da Massimo Zaccheddu, conosciuto per aver dato voce all’universo della tradizione sarda e piemontese, proponendo sue composizioni ed elaborazioni canore in italiano e nella lingua delle due regioni.
Nato in casa a Santhià nel 1966, da Lino di Villanovafranca e Silvana Pusceddu di Villacidro, entrambi nel Campidano di Cagliari, Massimo Zaccheddu non ha mai tagliato il cordone ombelicale che lo tiene unito ad entrambe le terre, di origine e di adozione.
Dopo aver assolto l’obbligo scolastico, lavora come magazziniere a Verrone, elettricista alle officine Magliola. Poi, di nuovo magazziniere di materie prime presso DiaSorin, gruppo che opera nel mercato della diagnostica in vitro dove tuttora è impiegato.
Massimo Zaccheddu è cantante e poeta. Animatore di serate musicali, recentemente ha presentato una sua nuova composizione per il Premio Letterario dedicato allo scrittore Giuseppe Dessì, (Cagliari 1909 – Roma 1977), il “Proust sardo”, autore di molteplici opere narrative e teatrali, fra cui Paese d’ombre (Premio Strega 1972).
L’autunno scorso, la “Cumünitá Neuva Piemuntèisa ëd Vërsèj” ha conferimento il titolo di “Cavajer èd le Tradissiun dèl Piemunt 2014” a Massimo Zaccheddu, motivando la nomina per il suo operato nella musica tradizionale, sia sarda che piemontese, facendo presente che, “ha imparato e continuato a tramandare il valore delle tradizioni delle due terre”, in particolare “partessipa ativament al Carvé e a fa part dël Coru dirigì dal cavajer Berri, e dij grup Faseu Grass e Pifferi e Tamburi”, ossia, partecipa attivamente al Carnevale e fa parte del Coro diretto dal cavalier Berri, e del gruppo dei pifferi e tamburi della città in cui è nato e vive.
Eulalia Galanu