A Città Studi con lo chef, diventare grandi attraverso il cibo

preside ed allievi al saggio di fine corso con lo chef Zanella Maolu

Lo chef Raffaele Zanella Maolu, 20 anni – giovane Sardo di terza generazione a Città Studi insegna a diventare grandi attraverso il cibo – cucina fusion e gourmet – mix tra regioni d’Italia e regioni del mondo – in tavola i sapori della terra natale e della terra madre: malloreddus alla farina di castagne con mousse burrata e pomodori pachino, millefoglie di pane carasau al cocco, stanghette al luppolo fresco con salsiccia piemontese

Si concluderà tra un mese la prima annualità del corso “Operatore della trasformazione agroalimentare” attivato a Città Studi con la partecipazione di 34 allievi delle classi 1° e 1B.
I ragazzi riprenderanno le attività formative a Settembre per affrontare la seconda annualità, al termine della quale sosterranno l’esame di Qualifica Professionale – afferma Jocelyne Thomas, responsabile Area Formazione e Servizi al Lavoro – una volta ottenuta la certificazione finale potranno scegliere se entrare nel mondo del lavoro o rientrare nella scuola e conseguire il diploma all’Istituto Alberghiero. Nella scelta dei docenti – continua la preside – si è deciso di affidare alcune attività pratiche a docenti giovani, poco più grandi degli alunni ma già con una forte esperienza nel settore, perché riescono ad entrare in sintonia con i ragazzi, a comprendere meglio i loro interessi e il loro modo di funzionare ma anche per dimostrare loro che con impegno, disciplina ma soprattutto passione si possono raggiungere traguardi importanti. La partecipazione è stata ottima – conclude la dirigente – anche grazie alla sintonia con l’insegnante Raffaele Zanella e l’assistente di laboratorio Giovanni Damiani che hanno supportato gli allievi e li hanno spinti a dare il meglio di loro in questa occasione“.
La mia prima esperienza a Città Studi – dichiara Raffaele Zanella Maolu – circa 1 anno fa, è stata quella di assistente di laboratorio del docente Giovanni Damiani nei corsi serali del progetto “il gusto di imparare”. Quest’anno sono stato contattato per fare insegnare ai ragazzi delle classi prime di corsi professionali. All’inizio ero un po’ preoccupato di non essere in grado di gestire due classi di 16 e di 19 ragazzi ma, dopo averli conosciuti e aver instaurato un rapporto tra allievo ed insegnante molto particolare, mi sono reso conto che la poca differenza di età non era un ostacolo, anzi mi ha aiutato a creare un rapporto più affiatato. Le lezioni che ho tenuto si sono basate principalmente sulla cucina internazionale, che ho imparato nelle mie esperienze all’estero, la prima lezione in particolare l’ho basata sulla cucina indonesiana, paese nel quale ho lavorato per due mesi nel 2013 e altri due nel 2014, nel resort “Siladen resort&spa” di Daniele Marianelli, dove insegnavo la cucina Italiana a Yonki, lo chef indonesiano, e lui insegnava a me la cucina locale.
Nelle lezioni che ho tenuto a Città Studi ho dato creatività alla mia fantasia
– afferma il giovanissimo docente – dopo la bellissima esperienza trascorsa questo inverno in Trentino Alto-Adige con lo chef Cesare Airaldi dove ho imparato tecniche nuove ed a utilizzare prodotti di altissima qualità nel modo più appropriato ho deciso di fare una lezione ‘fusion’ ed una di panini ‘gourmet’. Nella prima ho creato dei mix tra regioni d’Italia e regioni del mondo: il piatto che mi rappresenta di più in questa lezione sono sicuramente i malloredus, una pasta fresca della tradizione sarda, rivisitato usando un prodotto della tradizione biellese, la farina di castagne, una pasta semplice ma con un gusto raffinato e particolare che raggruppa tutti i sapori della mia terra natale e della mia terra madre. Nell’ultima lezione ho scelto di fare dei panini gourmet con prodotti di alta qualità e di primissima scelta, come il parmigiano stagionato 64 mesi, il tartufo nero e del pregiato pesce spada affumicato.
Venerdì (oggi), sarò in visita di istruzione a Viverone con giro in battello dove effettueremo analisi delle acque del lago alpino”.

Salvatorica Oppes


Nell’immagine: preside ed allievi al saggio di fine corso con lo chef Zanella Maolu.

Ricette presentate al saggio finale:
– Malloreddus alla farina di castagne con mousse burrata e pomodori pachino;
– Millefoglie di pane carasau al cocco;
– Raviolo fritto con ripieno di feta, rucola e mango, accompagnato con miele agli agrumi;
– Strozzapreti di farro con salsa messicana alla frutta tropicale;
– Bruschetta di pane ai fiori di sambuco con capocollo di cinghiale alla brace, gocce di stravecchio di Modena, pomodorini, rucola e grana 64 mesi;
– Hamburger di angus, pane alla riduzione di aceto balsamico, cipolle di tropea caramellate e radicchio grigliato profumato alla maggiorana;
– Stanghette al luppolo fresco con salsiccia piemontese, robiola e tartufo nero.

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