Da Cagliari, attraverso ANSA e Unione Sarda, giunge una notizia che riguarda un frammento di storia biellese. Negli ultimi trecento anni, le vicende di Piemonte e Sardegna si intrecciano in modo sempre più fitto: dalle Alpi, intere famiglie raggiungono la grande Isola; altre abbandonati i lidi natii, trovano stabile dimora alle pendici del Mucrone. La stampa locale sarda dà notizia di due laboratori specializzati nel restauro di opere antiche che hanno salvato dalla rovina un crocefisso di fattura settecentesca, custodito a Cagliari nella cappella del cimitero monumentale di Bonaria, intitolata alla famiglia Germanetti di Biella.
La comunità sarda raccoglie l’invito lanciato da Lucia Siddi della Soprintendenza Bapsae (Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici, Etnoantropologici) della Sardegna: “un appello ai cittadini, a chiunque avesse informazioni su questa famiglia di commercianti provenienti da Biella” al fine di ricostruire la storia del manufatto appena restituito alla collettività.
“Il restauro appena concluso – ha dichiarato l’assessore agli Affari generali, Paola Loi – fa parte dell’opera di valorizzazione del cimitero monumentale di Bonaria che vuole tutelare il valore storico e artistico di ogni singolo monumento, ma anche ricostruire storie e personaggi che hanno animato la società cagliaritana del passato“.
Ora, a Biella, la parola, attraverso la stampa locale passa agli eredi dei Germanetti che tanti anni fa, abbandonata Biella, hanno trovato fortuna a Cagliari, città nella quale riposano.
Eulalia Galanu