Due giorni di festa a Biella, ricchi di appuntamenti: sabato 24 e domenica 25 ottobre 2015, il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe ha organizzato la terza Festa degli alberi articolata in quattro tappe: Oropa, presso il Santuario Eusebiano Alpino di Santa Maria del Monte, con la Santa Messa cantata in lingua sarda, seguita da un breve concerto davanti all’antico sacello risalente all’evangelizzazione del sardo Eusebio, patrono del Piemonte (IV secolo), con la cristianizzazione della vasta regione subalpina affidatagli da papa Giulio I, nel nome di Maria “Deipara”, Madre di Dio.
La sera, trasferimento a Candelo, presso l’ampia aula della parrocchiale di San Lorenzo per l’incontro di cori; chiesa strapiena ad applaudire i cantori locali: i bravissimi padroni di casa, Candeloincoro e il coro La Campagnola, di Mottalciata. Ospite d’onore, il coro Nugoro Amada, di Nuoro. Ampio successo per tutti; osannati i Sardi con ripetute richieste di bis, generosamente concessi, grazie anche dalla concomitante entrata in vigore dell’ora solare.
Intensissima la giornata di domenica: al mattino, presso la basilica di san Sebastiano, tempio civico della Città di Biella che accoglie le spoglie mortali di Alberto Ferrero della Marmora, senatore del Regno di Sardegna. A mezzogiorno, la festa si è trasferita presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu per le cerimonie in onore dei Caduti Sardi e dei Caduti biellesi, con il solenne Alzabandiera a cura dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Sezione di Biella, il canto del Miserere in suffragio dei Caduti e le note dell’Imnu Sardu Nationali “Cunservet Deus su Re”, l’antico inno del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia, ancora in vigore in tempo repubblicano, sulle note del quale i nostri soldati hanno combattuto e sono caduti.
Poi, la cerimonia con al centro i bambini a reggere l’albero formato da nastri colorati e le piante per i nuovi nati nella Comunità di Su Nuraghe. Sul petto di molti piccoli, in segno di continuità, le decorazioni militari degli antenati.
“Celebriamo così i nostri nuovi virgulti che si affacciano alla vita, – ha affermato il presidente di Su Nuraghe, alla presenza della senatrice Nicoletta Favero, prima del saluto ufficiale della Città di Biella, portato dall’assessore Valeria Varnero, in Fascia tricolore – ricordando e onorando la memoria attraverso la messa a dimora di nuove piante con gesti di benedizione: gesti e simboli che vogliono mantenere vive e tramandare memoria e ricordo“.
Simmaco Cabiddu