Consiglio regionale della Sardegna: votare SÌ al referendum

Riceviamo dal Presidente della Regione Autonoma della Sardegna l’invito a votare Sì al referendum abrogativo delle norme trivelle in mare

lettera GanauCagliari, 25 febbraio 2016 – Prot. n. 2110/ Seg. Pres. -Alle Federazioni dei sardi nel Mondo – Ai circoli degli emigrati dei sardi – LORO SEDI

Carissimi,
il 17 aprile 2016 i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi sul referendum abrogativo della norma contenuta nell’articolo 35 della legge n. 83/2012 (decreto sviluppo), così come modificata dalla legge di stabilità 2016. Questo referendum sta particolarmente a cuore al Consiglio regionale della Sardegna, che lo ha promosso, insieme ad altre otto assemblee legislative regionali, per tutelare il nostro mare la cui bellezza costituisce il biglietto da visita della Sardegna nel Mondo e la sua principale risorsa per il futuro.
Il quesito referendario riguarda in particolare una norma che disciplina la ricerca e l’estrazione del petrolio entro le 12 miglia dalla costa e il fatto che, con una modifica introdotta di recente, i permessi e le concessioni già rilasciati non hanno più scadenza, senza che sia stato chiarito se i procedimenti in corso debbano ritenersi definitivamente chiusi o sospesi.
Se vincerà il sì, come noi speriamo insieme agli altri promotori e ai molti cittadini e associazioni che l’hanno sostenuto, i permessi e le concessioni già rilasciati, relativi alle attività petrolifere ricadenti entro le 12 miglia, avranno scadenza certa e cioè resteranno vigenti fino alla data prevista al momento del conferimento del titolo. Dall’eventuale abrogazione referendaria deriveranno inoltre un vincolo per il legislatore, che non potrà rimuovere il divieto di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia, e l’obbligo per il Ministero dello Sviluppo economico di chiudere definitivamente i procedimenti attualmente in corso, finalizzati al rilascio dei permessi e delle concessioni.
Si tratta di questioni rilevanti, che riguardano da un lato la politica energetica nazionale e dall’altro l’equilibrio dei poteri tra Stato centrale e Regioni, che in un rapporto di leale collaborazione possono avvicinare le istituzioni ai cittadini e rappresentare gli interessi dei territori amministrati. Ciò anche alla luce del fatto che la Consulta dovrà esprimersi nei prossimi giorni anche sui conflitti di attribuzione sollevati da alcune Regioni riguardo ad altri due referendum, sul piano delle aree e sul doppio regime delle concessioni, temi che chiamano in causa direttamente la possibilità delle Regioni di preservare l’equilibrio fra ambiente e sviluppo, tenendo fede all’impegno assunto con i cittadini per la tutela delle nostre radici. Un impegno che da sempre viene orgogliosamente rivendicato dai sardi nel Mondo.
Come sapete i cittadini italiani residenti all’estero e regolarmente iscritti all’AIRE possono esercitare il diritto di voto all’estero nel luogo di residenza anche per i referendum abrogativi. La legge 6 maggio 2015, n. 52, ha stabilito inoltre che anche i cittadini temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche possono chiedere al proprio Comune di votare all’estero per corrispondenza.
Vista la ristrettezza dei tempi, vi chiedo di attivarvi per diffondere fra i vostri associati le notizie relative alla consultazione referendaria, precisando in particolare:
– che il Consiglio regionale propone di votare SÌ al referendum abrogativo delle norme trivelle in mare;
– che per partecipare al voto è necessario attivarsi per tempo, rivolgendosi alle delegazioni consolari per richiedere eventuali chiarimenti sulle procedure di voto.
Non appena disponibile vi invierò del materiale informativo sul referendum, che mi auguro susciti il vostro interesse e la vostra partecipazione e possa anche costituire un utile strumento di conoscenza per i vostri associati. Il sito internet del Consiglio regionale della Sardegna: http://consiglio.regione.sardegna.it/referendum_petrolio001.asp riporta tutte le informazioni riguardanti il referendum del 17 aprile 2016.
Nell’inviare a Lei e ai sardi che rappresenta i miei migliori saluti, rimango a disposizione per ogni utile chiarimento in merito al quesito referendario.

Gianfranco Ganau

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