Da anni, tutti i mercoledì pomeriggio, dalle 15 alle 18, nelle accoglienti sale del Circolo Culturale Sardo di Biella si tiene un “corso di filet” per tramandare i saperi materiali appresi attraverso l’oralità. Così, a Su Nuraghe si ripetono parole e gesti antichi che trasformano gugliate di filo in veri e propri capolavori. Metamorfosi del lavoro umile che diventa arte, grazie alla danza di aghi e navette su mani esperte.
Ora, con l’avvicinarsi della Pasqua, il corso di filet di Su Nuraghe cambia i materiali sui quali intervenire, scegliendo di lavorare le foglie di palma da portate in processione la domenica che precede la Pasqua: memoria nel tempo presente dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, salutato con fronde verdi, acclamato “Re dei Giudei”.
Nell’alternanza di ruoli, Francesca Delussu di Tertenia ha deciso di mettere a disposizione i saperi appresi fin da bambina, quando non solo in Sardegna ci si preparava alla Settimana di passione intrecciando giovani foglie di palma fatte crescere al buio. In questo caso, già da Natale, le giovani foglie venivano racchiuse entro sacchi di juta per conservarne il candore prima di essere recise e intrecciate.
Eccezionalmente, Graziella Ammendolia e Maria Palma, per anni le artigiane delle palme portate in processione dal papa, hanno intrecciato quelle che Su Nuraghe consegnerà al vescovo e a sacerdoti della Diocesi di Biella, la mattina del prossimo sabato, alle ore 9, con una breve cerimonia in episcopio.
Simmaco Cabiddu