Nel cuore del quartiere Riva, sul torrente Cervo si affaccia una costruzione in stile Manchester, sede del Circolo Culturale Sardo. È uno dei tanti edifici della Biella operaia caratteristici degli ultimi duecento anni, testimoni muti di quella Rivoluzione industriale che ha fatto ricco il Biellese, attraendo ai piedi delle Alpi, lungo tortuosi corsi d’acqua, genti da ogni parte d’Italia e non solo. Alcuni rifunzionalizzati ospitano nuove attività, archivi o locali di tendenza; altri stanno scomparendo nell’abbandono o sotto i colpi delle ruspe. Quello che accoglie Su Nuraghe – un ex nastrificio con struttura portante in ferro e mattoni, colonne in ghisa e ampli finestroni – da diversi lustri è cuore battente di molteplici attività che si irradiano nella città di adozione.
Ora, le insidie del tempo rendono urgente la sostituzione di tegole e grondaie. Per questo, tra le sue deliberazioni, il Consiglio di Su Nuraghe ha accolto il suggerimento dei soci di aprire una sottoscrizione straordinaria un po’ particolare: sotto ogni tegola verrà scritto il nome del donatore. Così, via via che arriveranno i contributi, le tegole verranno personalizzate e sostituite.
Sottoscrizioni e informazioni presso la sede di via Galileo Galilei 11, durante le ore di apertura pomeridiana (mercoledì, ore 15-17) e serale (martedì, venerdì e sabato, ore 21-23). Al mattino è possibile sottoscrivere presso il pubblico Ambulatorio Infermieristico Sardo, con accesso da via Salita di Riva, 12 (lunedì e giovedì, ore 09-11). Un’occasione per controllare lo stato di salute misurando gratuitamente pressione, colesterolo e glicemia. Se necessario accedendo agli altri servizi gratuiti offerti da medici specialisti e personale infermieristico professionale e generico volontario.
Versamenti possono essere fatti anche tramite il conto corrente postale 12892113 intestato a Su Nuraghe, indicando la causale: “Una tegola per Su Nuraghe”.
Salvatorica Oppes