Su Calendariu 2016, inserito tra le iniziative accreditate quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, è corredato da didascalie che offrono una lettura delle vicende italiane viste con occhio sardo. Ogni mese è anche illustrato da immagini inedite provenienti da Cagliari.
Mese di Agosto. L’Italia, dopo mesi di ondivaghi travagli politici interni ed esterni, firmò a Londra in segreto, il 26 Aprile 1915, il trattato a fianco della Triplice Intesa, impegnandosi ad entrare in guerra nel giro di un mese. La scelta fu opportunista e fondata sulla prospettiva – lungo la scia dei temporanei successi dell’esercito russo sul fronte dell’Europa orientale – che il conflitto si sarebbe concluso a breve a scapito dell’Impero Austro-Ungarico, sulla cui alleanza, peraltro, fino a poche settimane prima, l’Esercito Italiano aveva basato le proprie strategie. I giorni che anticiparono l’entrata in guerra del Bel Paese assunsero la denominazione di «maggio radioso», a causa del clima di manifestazioni vibranti di orgoglio patriottico ai limiti dello scontro civile: in tutte le città della Penisola ed in Sardegna, a Cagliari e a Sassari, folle di migliaia di interventisti – tra i quali piccoli borghesi e studenti – scesero in piazza per esprimere la loro ostilità contro l’Austria, contro il neutralismo di matrice giolittiana ed il sottosviluppo diffuso. A quel punto la Corona conferì l’incarico di governo all’interventista Antonio Salandra ed il Parlamento riunito – sebbene nella maggioranza schierato fino ad allora per la linea neutrale facente capo a Giovanni Giolitti – finì col ratificare la decisione dell’intervento in guerra. Il 24 Maggio 1915 l’Italia entrò, così, nella I Guerra Mondiale ed iniziò la prima vera grande esperienza collettiva degli Italiani lungo una sofferente via di modernizzazione forzata ed autoritaria.
Gianni Cilloco
Nell’immagine: Iorzo, Messa al campo (Cagliari, archivio del Generale Don Giovanni Maria Garrucciu Melis)