Venerdì 21 ottobre, ore 21.00 – Paola Guabello, giornalista de La Stampa, intervista Anna Castellino – Sala conferenze di via Gramsci, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – Ingresso libero
I suoi libri profumano di sole, di mare e di Sardegna. Raccontano storie lontane nel tempo e per questo preziose perché Anna Castellino, che di mestiere è archivista ma nell’anima scrittrice, sa bene come cucire un romanzo a riferimenti precisi, notizie e vicende accadute. Grazie a lei quelle emozioni antiche riemergono nelle pagine dei suoi libri condite di ironia e leggerezza ma anche di intensità di sentimenti.
Anna l’ho conosciuta via mail. È stata sua sorella, Susi, qualche anno fa, a farmi avere una copia dei suoi libri. Così – perché quando un testo ti cattura ti sembra di entrare in sintonia e in intimità coi personaggi e con chi scrive – abbiamo iniziato una “corrispondenza felice” ritrovandoci amiche anche se in faccia non ci siamo mai viste.
Per questo l’ho invitata a presentare a Biella, dove oltretutto i Sardi sono tanti, orgogliosi delle loro origini e culturalmente vivaci, il suo ultimo libro pubblicato “La Bimba di madame fransé” che narra la storia travagliata e travolgente – ma soprattutto autentica – di un’immigrazione “fortunata” avvenuta ai primi del Novecento, che ha trasformato una giovane montanara pistoiese in una donna che finì per dire ai suoi figli, con orgoglio: “te tu stammi a sentire, bischero, che son più sarda dei sardi!”. La pistoiese Cesira, Sa Pippia come la chiamavano nell’Isola dove era approdata a 9 anni, era la sua amata nonna.
Paola Guabello