Mese di Marzo. Su Calendariu 2017 è il messaggio, tangibile e visivo, attraverso il quale la Comunità dei Sardi di Biella vuole fornire il proprio contributo alla memoria quale elemento fondamentale per la consapevolezza nell’affrontare il presente e costruire il domani.
L’Unità d’Italia, proclamata il 17 Marzo 1861, vide il suo coronamento attraverso la partecipazione di ideali e di sangue di uomini di diversa origine ed estrazione. Nel percorso verso questa meta tappa emblematica fu costituita dalla c.d. “Spedizione dei Mille” guidata da Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei due mondi capace di muovere masse di giovani e volenterosi alla missione nazionale da ogni angolo della Penisola. Recenti ricerche storiche hanno condotto nel Biellese, tra i tanti, ad identificare 27 garibaldini della Valle Elvo, di cui 7 che presero parte proprio alla celeberrima Spedizione del 1860. Alcuni tra questi Garibaldini biellesi risultano essere poi emigrati in Sardegna, ove ancora riposano. Esemplare, poi, la storia di Emilio Campra che, dal paese alpino di Graglia, giunse sull’Isola sul finire dell’800 e del quale i racconti familiari narrano un passato da garibaldino dell’ultima ora con conservazione di alcuni reperti fra cui una carabina. Sposatosi a Thiesi (SS), chiamò il primo figlio Menotti, utilizzando lo stesso nome del primogenito di Garibaldi, probabilmente in onore al suo mito con il quale pare abbia avuto rapporti nella fase finale delle iniziative garibaldine. Di lui sappiamo che fu imprenditore e costruttore di tratti di ferrovia e parte delle banchine del porto di Olbia, dopo esordi lavorativi locali da selciatore. Morto a Bologna l’11 dicembre 1916 all’età di 68 anni, da tali dati è possibile ipotizzare che sia stato realmente garibaldino dando credibilità alle relative voci e narrazioni popolari sul suo conto.
Gianni Cilloco
Nell’immagine: Biella, lo storico bar sardo Mighela in centro città (inizio Novecento).