Con una larga partecipazione di pubblico la sera del 13 maggio, nelle accoglienti sale del Punto Cagliari si è tenuta la presentazione dell’ultimo lavoro letterario della poetessa Maria Rosa Cugudda “Anima di corallo”.
Dopo alcune brevi note biografiche e letterarie curate da Giovanni Carta, bibliotecario del Circolo, che ha anche letto una breve lirica dedicata dall’autrice alla terra biellese, la serata ha quindi preso il volo con la lettura da parte di Grazia Saiu della poesia in Lingua sarda dedicata da Sebastiano Careddu al compianto Luciano Serra medico, filantropo e sposo di Maria Rosa Cugudda prematuramente scomparso alcuni anni or sono.
Al moderatore della serata, Roberto Perinu, il compito, invero impegnativo ma certamente gradito e apprezzato dall’uditorio presente in sala, di presentare il volumetto di liriche “Anima di corallo”, leggendo alcuni brani scelti e particolarmente significativi per meglio comprendere l’animo ed il sentimento profondo della poetessa, che nei suoi versi accorati lascia sgorgare tutto l’amore per lo sposo che non è più.
Roberto Perinu con brillante dialettica ha più volte sottolineato come la poesia, prima che parole e versi trascritti sulla carta sia precipuamente espressione di sentimenti che muovono l’anima nella gioia come nella sofferenza e nel rimpianto.
Calorosamente applaudita Cristina Montagna, insegnante di Lingua spagnola presso l’università Popolare Biellese, che ha letto alcune poesie di Maria Rosa Cugudda tradotte in spagnolo.
Grazia Saiu ha ancora interpretato la lirica “Andau s’ich’este” scritta in Lingua sarda dall’autrice.
Prima della conclusione della serata Maria Rosa, particolarmente emozionata e commossa per le attestazioni di affetto e di stima per la sua opera, ha ancora voluto raccontare il suo sofferto percorso umano e letterario, in cui la perdita dell’amato si è sublimata in liriche dense di passione e di rimpianto, ricordando, come recita la copertina di Anima di Corallo, che … “l’amore confine non intravede, perché l’anima è in noi e noi siamo anima che brucia d’amore al par del rosso corallo“!
La bella serata si è quindi conclusa con il brindisi augurale a base di Vermentino di Sardegna e con gli ottimi dolci preparati, come di consueto, dalle donne di Su Nuraghe.
Bernardina Fois
Grazie infinite al Circolo culturale dei Sardi, per la calorosa accoglienza
per il sentito e profondo ricordo del “Medico degli umili”.
Con sincera stima.