Biella, 14-15-16 luglio, la seconda edizione del “Ritorno dei Piemontesi nel mondo” ha arricchito il fine settimana biellese. Da venerdì a domenica, il santuario di Oropa ha ospitato più giornate con lo sguardo rivolto alla migrazione dal Piemonte, raccontando storie vecchie e nuove di emigrazione. Nella sala convegni, prima delle relazioni, i saluti del rettore del santuario, don Michele Berchi, degli Amministratori delegati del santuario, don Gianni Panigoni e Paola Aglietta, e delle autorità della Regione Piemonte e del Comune di Biella.
Per la realizzazione della manifestazione con a capo il giornale “Il Biellese” che all’evento ha dedicato un importante inserto di 20 pagine, il contributo della Famija Turineisa, con la presidente Daniela Piazza a parlare della “Migrazione in Francia ieri e oggi”, Paola Taraglio, socia Famija Turineisa, giornalista pubblicista esperta in emigrazione a introdurre i lavori del convegno e le “Giacomette” nei loro abiti tradizionali.
Molti gli interventi con Michele Colombino, presidente della Federazione delle Associazioni dei Piemontesi nel Mondo, Maddalena Tirabassi e Alvise Del Pra’ del “Centro Altreitalie sulle migrazioni italiane” a parlare di “migrazioni piemontesi nel XXI secolo”, seguiti da Andrea Raimondi, studioso di multilinguismo e letteratura piemontese, che ha volto “lo sguardo sull’emigrazione piemontese: storia, cultura, lingua”. Giovanni Pischedda, Piemontese di origini sarde, Responsabile Sviluppo Competitività Internazionalizzazione Camera di Commercio di Torino, ha parlato di “Meet@Torino: il programma di mentoring che avvicina gli imprenditori in Piemonte e all’estero”. Infine, Camilla Ramella Bagneri, COO di Q10 International Trading, ha svolto il tema “Dal Piemonte alla Cina, ambasciatori dei prodotti italiani all’estero”.
Su Nuraghe, che ha seguito con attenzione diversi momenti dell’incontro, domenica ha partecipato alla celebrazione sul sagrato della basilica nuova con il vicario zonale a presiedere la Messa attorniato da sacerdoti e diaconi in paramenti liturgici bianchi, propri delle maggiori solennità. Nelle prime file, da una parte i sindaci di Valdengo, Cerreto Castello, Andorno Micca e Vigliano Biellese in fascia tricolore e con i rispettivi gonfaloni ad accompagnare i fedeli loro concittadini nel pellegrinaggio annuale ad Oropa; dall’altra, gli emigrati piemontesi arrivati da ogni angolo del mondo, rappresentati dalla Famija Turineisa, guidata da Gianduja, personaggio nato burattino, divenuto maschera, assunto a simbolo di Torino e del Piemonte.
Infine, davanti alla basilica antica, balli e canti piemontesi in attesa dell’Angelus, in diretta con papa Francesco, figlio di emigrati piemontesi, giunto dalle periferie del mondo.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: balli e canti piemontesi davanti alla basilica antica di Oropa