Dal 3 al 6 agosto, la F.A.S.I., Federazione Associazioni Sarde in Italia, con la presidente Serafina Mascia ha partecipato alle iniziative ideate dal Comune di Asiago “Conoscere, Ricordare, Tramandare”, inserite nell’ambito del progetto “Centenario della Grande Guerra nei luoghi della memoria”. Evento articolato in più giornate, svolto in collaborazione col Comando Forze Operative Nord, Regione Veneto e Rai Storia, culminate sabato 5 con la salita a Monte Zebio e sosta al Cimitero di guerra della Brigata “Sassari”, commemorazione dei Caduti e concerto musicale sull’Altopiano a cura del Coro di Asiago.
Domenica 6, l’Ensemble vocale “In Cantigas” di Cagliari, diretto dal M°. Gaetano Mastroiaco e con la partecipazione dell’attore Marco Spiga, ha proposto “Ta-pum… Ta-pum… voci dal fronte”.
Fra i brani musicali scelti, due affondano le radici nella tradizione popolare della Sardegna: “A diosa” e “Cunservet Deus su Re”.
Il primo, scritto nel 1915 dal poeta avvocato di Sarule Salvatore Sini, meglio conosciuto come “No potho reposare”, musicato nel 1920 dal compositore cagliaritano Giuseppe Rachel, richiama il distacco dall’amata per la partenza alle armi.
Sulle note del secondo, l’Inno Nazionale Sardo ancora in vigore, caddero i “Sassarini” e tanti giovani italiani. Su quelle melodie vennero combattute le guerre ottocentesche fino alla Grande Guerra, altrimenti nota come la IV del Risorgimento. Composto dal musicista sassarese Giovanni Gonnella su parole di Vittorio Angius, venne adottato nel 1844 da Casa Savoia come primo Inno Nazionale quando l’Italia si chiamava ancora “Regno di Sardegna”, successivamente associato alla Marcia Reale d’Ordinanza. In epoca repubblicana, con il nuovo ordinamento statale, quest’ultima venne sostituita “provvisoriamente” dal “Canto degli Italiani” di Goffredo Mameli, Sardo di seconda generazione.
Genovese di nascita, il giovane compositore di “Fratelli d’Italia” – morto durante l’assedio di Roma nel 1849, a soli 21 anni – era figlio di Giorgio Giovanni, nato a Lanusei nel 1798 da una famiglia con radici ogliastrine: il trisnonno Giommaria Mameli (Gairo 1675 – Cagliari nel 1751), era notaio a Tortoli, nobilitato da Carlo VI d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sardegna dal 1713 al 1720.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: Altopiano di Asiago, cimitero dei Caduti della Brigata “Sassari”.