Venerdì 20 Ottobre 2017, nella suggestiva cornice di Palazzo Gromo-Losa, in Biella-Piazzo, si è tenuta la serata celebrativa dei 20 anni di pubblicazione di Rivista Biellese.
Pregevole periodico di “cultura locale” in senso ampio – edito attualmente da DocBi “Centro Studi Biellesi”, sotto la direzione di Mauro Lampo -, dopo le due precedenti esperienze del 1921-1928 e del 1947-1957, esso ha iniziato la sua terza vita nell’ottobre 1997. Rinato grazie all’iniziativa di Carlo Caselli, Fabrizio Lava e Giovanni Vachino, il trimestrale è stato fino ad oggi il frutto di un ricco e variegato lavoro di équipe, il quale ha dato luogo – come ha ricordato Marcello Vaudano – ad «un mosaico di contributi tutti utili e necessari» a conoscere e riscoprire il territorio e le genti che abitano all’ombra delle Alpi Biellesi, sotto ogni profilo, da quello storico all’ambito artistico, nonché sotto il profilo naturalistico, socio-antropologico e alimentare.
Quasi trecento in questi anni gli autori coinvolti, tra i quali importanti figure di studiosi del Biellese e della sua gente – come le pietre angolari Alfonso Sella, il citato Carlo Caselli, Sergio Trivero e Lodovico Sella -, alcuni tuttora sempre attivi nella loro appassionata ricerca, quali Angelo Stefano Bessone, Mario Coda e Gianni Valz Blin. A costoro, nell’ultimo periodo, si sono aggiunti docenti universitari anche di fama internazionale (soprattutto per gli studi naturalistici) ed hanno trovato spazio articoli di giovani studiosi, alcuni dei quali nati proprio nel corso di questo ventennio, portatori anche di contributi di entusiasmo e freschezza come solo possono fare le nuove generazioni.
L’evento si è articolato tra momenti di sorriso, interventi perfino progettuali e ricordi, anche da parte dei discendenti di chi ormai non c’è più, come nel caso del compianto Alfonso Sella, la cui sensibilità artistica “a tutto tondo” portata nella ricerca è stata racconta dalle commosse parole del figlio Mattia.
Il tutto allietato da intermezzi musicali, grazie al suono di strumenti d’epoca (tra i quali un prezioso fagotto barocco del primo ‘700 ed un clarinetto in do francese del primo ‘800) da parte dei maestri Leonardo Dosso e Rocco Carbonara.
La serata ha visto la partecipazione, oltre che dei collaboratori, anche di lettori e sponsor, tra i quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ed il Gruppo Ermenegildo Zegna, storico nome sostenitore già delle due edizioni del primo ‘900.
Una festa di comunità, quindi, per una pubblicazione periodica che già negli intenti di uno dei suoi ri-fondatori, Carlo Caselli, avrebbe dovuto avere – e mantiene fedelmente (N.d.R.) – una costante funzione unificante sul territorio.
A conclusione il brindisi finale offerto da Sapori Biellesi, accompagnato da alcuni dolci della tradizione culinaria locale, riscoperti e riproposti da Mina Novello.
Gianni Cilloco
Nell’immagine: Fabrizio Lava, Marcello Vaudano e Giovanni Vachino, sullo sfondo, copertina di Rivista Biellese dedicata ad Alfonso Sella