Sabato 11 novembre, ore 21, riprendono le lezioni di cinema al Circolo Sardo di Biella – in cartellone, quattro nuovi film del progetto “Le nostre storie ci guardano – Visioni sarde” – ingresso libero
Per il secondo anno consecutivo, il ventiduesimo ciclo di Su Nuraghe Film accoglie il progetto “Visioni Sarde”, sostenuto dall’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, concorrendo alla diffusione del patrimonio culturale isolano attraverso il cinema d’avanguardia prodotto da giovani registi emergenti. Ente attuatore, Circolo Culturale Nuraghe di Fiorano Modenese; responsabile, Mario Ledda.
Le pellicole proposte affrontano temi ancora caldi e sentiti per noi emigrati. Raccontano di speranze e disincanti con immagini, suoni e parole che parlano di distacco e nostalgia, con sguardo lucido e attento al fenomeno di nuove migrazioni.
Suddiviso in due serate, la prima già presentata ad ottobre da Sergio Casu, la seconda, sabato 11 novembre, alle ore 21:00, vedrà alla ribalta Francesca Sechi, sarda di seconda generazione, ma con radici fortemente radicate nella terra dei padri.
In cartellone quattro opere:
1 – IL BAMBINO di Silvia Perra, è una Fiction di impronta sociale della durata di 15 minuti, parla degli equilibri della famiglia Khaled compromessi dall’arrivo di un ospite destinato a rimanere con loro per un motivo ben preciso. Da un soggetto di Silvia Perra, il film è interpretato da Hoda Said Ali Osman e Sara El Debuch con la partecipazione di Ahmed Hafiene. La sceneggiatura è firmata da Davide Bertoli e Silvia Perra. La fotografia è opera di Serena Perla, il montaggio di Julien Panzarasa. L’organizzazione generale è curata da Matteo Gagliardi. I costumi sono di Ludovica Bargellini e Nika Campisi. La scenografia è opera di Silvia Di Francesco; il suono in presa diretta di Roberto De Cruto.
2 – NELLA MIA CITTÀ di Andrea Marras, parla di un giovane con in mano un biglietto marittimo di sola andata. 5 minuti nella bella Cagliari. “Fin da piccolo mi hanno sempre insegnato a non fermarmi mai, a continuare, a correre con il sorriso in volto qualsiasi cosa accada e a non smettere mai di inseguire i propri sogni: Sarebbe bello poterlo fare nella mia terra… nella mia città“.
Interpreti: Giampaolo Loddo, Matteo Fanni e Manuel Sollai. Soggetto e sceneggiatura: Andrea Marras e Domenico Piras. Musiche: Domenico Piras. Montaggio: Andrea Marras. Scenografia: Marianna Curreli e Sabrina Marras. Fotografia: Andrea Marras.
Suono: Fabio Caria. Produttore: Andrea Marras e Domenico Piras. Riprese: Andrea Marras. Post-produzione: Andrea Marras. Assistente di Produzione: Fabio Caria. Assistente di Produzione: Marianna Curreli.
3 – NOI SIAMO IL MALE di Gianni Cesaraccio. È un corto a tinte noir di 17 minuti, girato a Osilo. Qui, un giovane prete viene esiliato in una chiesa abbandonata, immersa nella campagna estiva, a causa della sua crisi di fede. Grazie all’aiuto della sorella sembrerà ritrovarla, ma le parole dette al momento sbagliato e con troppa leggerezza a un uomo disperato lo condurranno ad una nuova condizione di orrore e disperazione.
Gli interni delle riprese sono state effettuate a Osilo nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria, gli esterni sul colle che ospita il santuario.
L’inquietante e disperato personaggio che fa precipitare la situazione è interpretato da Antonello Grimaldi, gli altri interpreti sono Marco Bullitta e Giada Romagnoli. Il soggetto è stato scritto da Gianni Cesaraccio, Emiliano Longobardi e Marco Bullitta. La sceneggiatura è stata realizzata da Gianni Cesaraccio e Emiliano Longobardi. Il montaggio e la fotografia sono opera di Giuseppe Pagano.
Autori della scenografia: Federico Maugeri, Valerio Maugeri (Assistente). Suono e musiche di Gianfranco Marongiu (Sound Design e Post-produzione) e Roberto Achenza (Microfonista). Aiuto regista: Edoardo Podo. Produttore: Gianni Cesaraccio e Rosanna Castangia. Produttore Esecutivo: Manuela Pala.
4 – WAITING FOR di Matteo Pianezzi. Tre donne si confrontano durante un viaggio verso una meta misteriosa. Fiction drammatica di 15′. Un viaggio per sperare nel futuro e per ricostruire il passato, fatto di aspettative e accettazione, d’amore e di scontri.
Il corto, prodotto dallo stesso regista e dal socio Corso Codecasa per la Diero, è girato ad Olbia con il coinvolgimento delle maestranze locali e della comunità senegalese, sostenuto dal Nuovo IMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico per la tutela dei diritti degli Artisti Interpreti Esecutori), dal comitato di N. S. di Cabu Abbas e dal Comune di Olbia con il supporto di numerosi commercianti e ristoratori cittadini. Protagoniste Elisabetta De Vito, Désirée Giorgetti e Sara Sartini. Matteo Pianezzi ha firmato anche il soggetto e la sceneggiatura del film. Le musiche sono di Enrico Spanu, il montaggio di Davide La Porta, i costumi di Chiara Paddeu. la fotografia di Sandro Chessa, il suono di Vincenzo Santo (presa diretta) e di Gaetano Musso (sound editing).
Efisangelo Calaresu