Nel Biellese, conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale e immateriale passano anche attraverso un apposito progetto sostenuto da Regione Piemonte e Regione Autonoma della Sardegna, messo a punto dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, con il coinvolgimento di diversi soggetti. Primi fra tutti, ragazzi e docenti delle scuole biellesi. Con il Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro” di Biella sono stati stipulati accordi di collaborazione e apposite convenzioni per percorsi di alternanza scuola-lavoro, siglate tra il presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu, e il Dirigente scolastico dell’Istituto scolastico superiore della città, Dino Gentile.
Per questo è stato attivato un laboratorio di restauro nel quale gioca un ruolo strategico l’inclusione di allievi diversamente abili per l’apprendimento di saperi tecnici artigianali e il saper fare: saperi che vanno intesi quali espressione della tradizione artigianale, dei processi produttivi e della cultura del lavoro tuttora documentabili nelle forme storiche in cui essi si sono manifestati e nelle forme contemporanee in cui oggi si manifestano. In essi sono compresi i saperi e le esperienze ricollegabili a pratiche di inclusione sociale e a processi di scambio delle conoscenze e di integrazione interculturale.
Il progetto di restauro, posto al centro delle attività 2018 del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, inaugurato a Pettinengo lo scorso anno, inserito nella programmazione scolastica annuale, è stato affidato al prof. Valentino Faraci, restauratore professionista e docente di sostegno presso il Liceo Scientifico biellese.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: ragazzi e docenti del Liceo Scientifico di Biella in visita al Museo delle Migrazioni di Pettinengo