La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale presente nel territorio biellese passa anche attraverso alcune attività svolte presso i laboratori del prestigioso Liceo di Biella, grazie a convenzioni e accordi di collaborazione stipulati tra il presidente del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, prof. Battista Saiu, e il dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro”, prof. Donato Gentile.
Centro delle attività, un laboratorio di restauro che ha lo scopo di travasare saperi tecnici artigianali e, in generale, i saperi del lavoro connessi ad attività produttive, intesi quali espressione della tradizione artigianale, dei processi produttivi e della cultura del lavoro, tutt’ora documentabili nelle forme storiche in cui essi si sono storicamente manifestati e nelle forme contemporanee di oggi, compresi i saperi e le esperienze collegati a pratiche di inclusione sociale e a processi di scambio delle conoscenze e di integrazione interculturale.
L’esperienza didattica, inserita in percorsi di alternanza scuola-lavoro, è parte di un progetto sostenuto da Regione Piemonte e Regione Autonoma della Sardegna attraverso il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di “Su Nuraghe”, con al centro il restauro del tabernacolo ligneo del XVIII secolo, intagliato, tornito, dipinto e dorato, custodito nella chiesa di San Grato, in Comune di Pettinengo, affidato al restauratore prof. Valentino Faraci, docente presso il Liceo Scientifico di Biella.
Da anni “Su Nuraghe” lavora al recupero dell’antico oratorio di canton Gurgo, affidatogli dalla Curia, restituendo alla comunità un gioiello architettonico abbandonato, degradato e destinato alla rovina.
A Biella, dunque, Circolo dei Sardi e giovani liceali si incontrano con proposte e azioni concrete di salvaguardia e valorizzazione di beni culturali.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: laboratorio di restauro, allievi e docenti del Liceo Scientifico “Avogadro” di Biella