Sabato 21 aprile, a Biella, nella sede del Circolo Culturale Sardo si voluta lasciare una sedia vuota durante la cena in ricordo di Enrico Maolu, pronta ad accogliere, a significare l’assenza come il trono vuoto dell’imperatore temporaneamente lontano.
“Popolarmente – ha affermato il presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu nel suo indirizzo di saluto – la sedia vuota a tavola (a cui attinge anche la vasta iconografia cristiana), rimanda all’antico “refrigerium”, pasto e libagioni in ricordo dei defunti“.
Eredi di millenni di storia, la sedia vuota è stata posta a capotavola, a fianco dei commensali riuniti per la cena di solidarietà in ricordo di Enrico Maolu. Negli ultimi anni della sua vita, il giovane amministratore del Circolo dei Sardi di Biella aiutava i bambini poveri dell’India sottraendoli alla miseria attraverso solidarietà concreta alla scuola Scuola Primaria Braminica di Khajuraho (una missione umanitaria guidata dalla famiglia del maestro Ram Prakash Sharma), a un villaggio vicino, nello stato del Madhya Pradesh, a 600 km a Sud di Delhi e alla Missione salesiana di don Bosco a Bangalore dove Enrico collaborava con Padre Thomas Vailatt e con Padre Georg Mouttahparambilla, entrambi impegnati nel recupero di bambini di strada.
Alla serata ha preso parte Rinaldo Zola, neoeletto presidente dell’Associazione Padre Renzo Zola di Viverone, associazione attraverso la quale Su Nuraghe fa giungere in India le risorse raccolte per mantenere negli studi bambine e bambini adottati a distanza.
Tra le portate preparate dal giovane cuoco Raffaele Zanella, “sa fregula” e “sos mallureddos”, pasta di semola di grano duro trafilata al bronzo e tostata, ottenuta da varietà di grano coltivato in Sardegna da un consorzio di contadini del Sulcis. Ingredienti di eccellenza messi a disposizione e offerti dal pastificio artigianale “Tanda e Spada” di Thiesi, azienda sarda che parteciperà – con la Sardegna Regione ospite – alla IV edizione de “Gli Orti della Malpenga”, in calendario nei giorni 29 e 30 settembre, a Vigliano Biellese, presso la villa del conte Vittorio Buratti.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: partecipanti alla cena di solidarietà. In primo piano la sedia vuota di Enrico.