Martedì 15 maggio, ore 21, campo sportivo “Sportec s.r.l.”, di via Napoli, 1, Gaglianico, disputa dei quarti di finale del campionato amatoriale biellese di calcio a 7 – sfida tra Su Nuraghe Calcio Biella e Nottingam Forest FC. – Ingresso libero
Alberto Pinna, 22 anni, nato a San Gavino Monreale in Provincia del Medio Campidano, da entrambi genitori sardi, è arrivato a Biella all’età di due anni. Terzo di sette figli ha compiuto il ciclo studi fino alla seconda classe dell’Istituto Tecnico Industriale “Quintino Sella”, abbandonando poi la scuola per andare a lavorare come muratore e raggiungere quell’indipendenza economica che gli permettesse di realizzare il suo sogno sportivo fatto di calcio e di box.
Seguito dall’allenatore Roberto Scaglione si allena al Boxing Club Biella. “La vita mi ha fatto avvicinare al pugilato per sfogare la forza che mi sento dentro, allenarmi e sudare, sudare, sudare” – afferma Alberto. “L’aggressività che ho in corpo – confessa il giovane promettente atleta – è dovuta all’abbandono da parte di mio padre, rientrato in Sardegna subito dopo essere arrivato a Biella. L’aggressività sul ring deriva da questa situazione. Correndo e tirando pugni mi sfogo sul terreno di gioco”.
Peso piuma, 56 chilogrammi di muscoli e nervi, Alberto Pinna combatte nella vita e sul ring, ottenendo buoni risultati sportivi. Ultimo in ordine di tempo, la bella vittoria a Verona dove, al 40° match, Alberto ha sconfitto l’atleta di casa Alberto Cilia, tempestandolo di colpi di intensità e di esplosività decisamente maggiori. Sabato 5 maggio, invece, a Viverone ha perso ai punti contro Simone Cuomo, avversario molto buono, già battuto agli “Orsi” di Biella lo scorso anno. Ora è in attesa della bella, certo di poter mettere un nuovo serto di alloro nella sua già ricca corona di vittorie.
A pallone gioca dall’età di dieci anni, militando in quasi tutte le squadre biellesi fino ad approdare a Su Nuraghe Calcio Biella dove veste i colori della sua Isola assieme ad un gruppo di atleti altrettanto bravi provenienti da diverse parti d’Italia; tutti con in testa la voglia di essere squadra, amici solidali sul terreno di gioco e nella vita.
Efisangelo Calaresu