Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – via Fiume, 12, visitabile tutte le domeniche, dalle ore 14:30, alle ore 18:30 – Info e su prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero.
Gli allestimenti presenti nel Museo delle Migrazioni fanno sì che il visitatore si renda conto che nessuna storia di nessun luogo è isolata dalle altre. Ogni cultura è il risultato della continua contaminazione tra diverse popolazioni che, per l’appunto, migrano, generando nuove ricchezze attraverso rapporti di reciprocità.
A Pettinengo, un esempio rappresentativo è legato all’allestimento etnografico con al centro la famiglia Martinero, impresari della Valle Cervo. Nel 1883 – nell’Italia oramai unita da 22 anni – Giorgio Martinero ottenne il nulla osta per il rilascio del passaporto per andare in Sardegna a proseguire il suo lavoro, contribuendo a consolidare quel filo invisibile che lega il Biellese alla Sardegna attraverso evidenti somiglianze architettoniche riscontrabili qui e sull’isola. Ma non solo: quando tornavano in Valle, i coniugi Martinero portavano con sé diversi souvenir sardi per far fronte alla nostalgia, tra cui alcune piante che portarono alla creazione del “bosco dell’amore”, vero e proprio angolo di Sardegna presente nel nostro territorio, a Quittengo.
In foto, il vestito tipico delle siuniere, donne della Valle Cervo che rimanevano da sole durante la migrazione stagionale maschile. Questa figura femminile è altro esempio a conferma di quanto siano sempre state importanti le donne nel Biellese, sia a livello familiare (ricoprendo il ruolo di angelo del focolare), sia a livello economico.
Cristina Mondelli
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