L’oratorio di sant’Eusebio da Cagliari che sorge a Lessona, nell’antico cantone Barazia, oggi noto come canton Mozzetto, ha accolto i fedeli per l’annuale festa rionale del patrono. Al sardo Eusebio, primo vescovo di Vercelli, eletto patrono del Piemonte da san Giovanni XXIII (1963), hanno fatto riferimento il parroco di Lessona, don Renzo Diaceri, e mons. Salvatore Pompedda, da Pattada (Sassari), collegiale di Oropa. Durante il panegirico sono state evidenziate vita e vicissitudini di sant’Eusebio, condannato all’esilio e mandato a Scitopoli, in Palestina; trasferito prima in Cappadocia, poi nella Tebaide egiziana. Con la Morte dell’imperatore Costanzo, salito al trono Giuliano l’apostata, il santo vescovo ha potuto far rientro in Piemonte attraverso l’Illirico – antica provincia romana corrispondente alla penisola balcanica che si affaccia sul mare Adriatico – predicando e convertendo alla fede di Cristo risorto.
Rientrato nella sede vescovile di Vercelli, ha continuato l’opera di evangelizzazione sostituendo gli antichi idoli con il culto di Maria “Deipara”, Madre di Dio: Oropa e Serralunga di Crea (Alessandria) sono frutto di fede che attraversa i secoli.
Alla fine della Messa, è stato benedetto il “pane di sant’Eusebio” offerto dalle “Donne del pane” di Su Nuraghe, quale gesto fraterno di condivisione in continuità di Fede e cultura con il loro conterraneo, emigrato dalla Sardegna diciassette secoli fa.
Infine, l’incontro presso il Centro Polivalente di Lessona per la tradizionale cena preparata dall’instancabile gruppo di volontari.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: Lessona, partecipanti ritratti davanti all’ingresso dell’oratorio di Sant’Eusebio da Cagliari.