Laboratorio di launeddas con Tore Agus a “Gli Orti de La Malpenga”

Tore Agus

Pane, Torrone, Launeddas sono i tre temi al centro di altrettanti laboratori presenti a “Gli Orti de La Malpenga” a cui sarà possibile partecipare sabato 29 e domenica 30 settembre – Apertura dalle 9:30 alle 18:30

Launeddas – Sarà Tore Agus di Pula (Cagliari) a farci conoscere questo strumento musicale della preistoria isolana ancora usato in Sardegna. Con lui, Maurizio Caria di Sarroch (Cagliari). Realizzeranno dal vivo ance e launeddas.
Unico del suo genere nella tipologia universale degli strumenti arundìnei (assieme a quelli scozzesi e britannici scolpiti sulle pareti di qualche chiesa celtica o nell’abbazia di Westminster o dipinti in rari manoscritti medievali), è fatto di canna, composto da tre corpi chiamati mancosa, mancoseḍḍa, tumbu o bàsciu. La canna più lunga e più grossa, su tumbu, funge da bordone e fornisce un’unica nota continua. Il tubo di media grandezza è la canna melodica, fissata a su tumbu e suonata con la mano sinistra (le due canne unite si chiamano croba). La seconda canna melodica (mancosèḍḍa o destrìna) è tenuta libera e suonata con la destra. Entro le tre canne affiancate la bocca soffia l’aria con un sistema di “respirazione circolare”, che non s’interrompe grazie all’intervento sapiente della glottide e della lingua. Il circuito costante dell’aria è noto anche agli aborigeni australiani e ad altri popoli “primitivi”.
Dall’archivio babilonese – afferma il glottologo semitista Salvatore Dedola – abbiamo conferma dell’antichissimo termine sardo-mediterraneo, composto da laḫu ‘mascella, bocca, ganascia’+nīlu ‘ingolfamento, riempimento, allagamento’ = ‘allagamento delle guance’. Se invece assumiamo come originario il termine liuneddas (usato nel ‘700-‘800), – continua lo studioso – allora la base etimologica è l’antico accadico le’um ‘competenza nel fare, padronanza di un’arte’+ nīlu ‘ingolfamento, riempimento, allagamento’: in composto genitivo, le’umnīlu ‘padronanza, arte di ingolfare, riempire, allagare’ (le gote)”.

Info: +39 348 2642603 – info@lamalpenga.it

Salvatorica Oppes

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