Infermiere dell’Ambulatorio sardo, Fucilieri, Donne del grano e del filet, a Gli Orti de La Malpenga

Fucilieri di Su Nuraghe

Saranno le Donne del Grano a spargere petali di fiori e gettare semi di frumento, unitamente a le salve dei Fucilieri di Su Nuraghe a salutare l’inizio della IV edizione de “Gli Orti de La Malpenga”, riproducendo il paesaggio sonoro che in Sardegna caratterizza le più importanti feste. Vestono le antiche divise corredate dalla fascia azzurra, esplicito rimando al manto dell’Immacolata, protettrice dell’Università degli Studi di Cagliari, la stessa fascia da secoli indossata dalla Confraternita di Sant’Efisio, Patrono dell’Isola di Sardegna, trasferita come orpello nelle divise militari, indossate dai presidenti di provincia durante le manifestazioni pubbliche.
Nell’ambito delle celebrazioni del 40° anniversario di fondazione del Circolo Culturale Sardo, “Gli Orti de La Malpenga” le “Donne del Filet” sono occasione per far conoscere dal vivo, sfilandoli dal suo ricco bouquet, alcuni fiori all’occhiello di Su Nuraghe; tra questi: il laboratorio di ricamo attivo da dieci anni al Circolo sardo. Attraverso il gesto e la parola, tutti i mercoledì, una ventina di associate si incontrano in via Galileo Galilei a Biella per tramandare antichi saperi che hanno caratterizzato l’universo femminile: al centro, il ricamo a meandro, caratteristico di Bosa. Il filet sardo è arrivato ai piedi delle Alpi, grazie a donne intraprendenti e determinate come ‘zia’ Antonietta Sotgiu, ispiratrice del laboratorio di filet. E il Biellese, terra di emigrazione e immigrazione, assimila e tramanda questa tradizione, arricchendo case e chiese di un patrimonio di manufatti, preziosi della storia e della cultura che racchiudono. Non solo intrecci di fili, dunque, che si mescolano e si rafforzano a vicenda. Nell’ambito di un progetto sostenuto da Regione Piemonte e Regione Autonoma della Sardegna, all’interno del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, sono oggetto di studio e di documentazione e, in questo caso, di feconda trasmissione alle generazioni future.
L’Ambulatorio Infermieristico Sardo intitolato alla “dott.ssa Emilia Cavallini”, orgoglio di Su Nuraghe, operante a Biella dall’anno 2010 in via Salita di Riva, 12, è un servizio sanitario gratuito offerto a tutti i cittadini. Comprende anche alcune specialità mediche, con visite specialistiche. Formato da personale infermieristico professionale e generico, durante “Gli Orti de La Malpenga”, sarà possibile misurare gratuitamente glicemia e tasso di colesterolo presso la postazione “da campo”, allestita accanto alle ambulanze.

Salvatorica Oppes

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