Debora Porrà, sindaco di Villamassargia, ha consegnato agli operatori dell’Agenzia Forestas della Regione Autonoma della Sardegna, la pietra da portare a Biella in ricordo dei Caduti Massargesi durante la Grande Guerra, affidandola a Pierpaolo Mocci, referente della foresta demaniale di Pantaleo e del vivaio forestale “Bagantinus”.
Durante la ricorrenza dello scorso IV Novembre, doppia è stata la celebrazione dell’Amministrazione comunale di Villamassargia onorando i Caduti con fiori e consegnando a tutti gli studenti presenti una medaglia riportante il tricolore e il numero 43, a memoria dei giovani morti durante il Primo conflitto mondiale.
Ricorrenza molto sentita. Il paese sulcitano ha aderito all’iniziativa a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri rientrante nel programma ufficiale delle Commemorazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, proposta dal Circolo Culturale Sardo di Biella.
“Abbiamo risposto – ricorda il sindaco Debora Porrà – all’invito della Prefettura di Biella, esteso a tutti i Comuni Sardi e Piemontesi, inviando una stele commemorativa in arenaria che riporta il nome del nostro Comune e il numero di vite pagate come tributo alla Grande Guerra. Grazie alla nostra concittadina Rosa Petronilla Palmas la stele è stata portata da una delegazione di Forestas nella grande area monumentale di Nuraghe Chervu (Biella) dove, insieme a tante altre, ricorda il contributo di Villamassargia alla Grande Guerra“.
Ad immolarsi alla causa furono in 43: Efisio Cardia, Efisio Casti, Pietrino Cocco, Antioco Deligia, Giuseppe Desogus, Cesare Inconis, Giovanni Lai, Giuseppe Lampis, Giuseppe Lixi, Giuseppe Locci, Salvatore Mara, Paolo Mascia, Emilio Maxia, Giuseppe Medda, Antioco Mereu, Efisio Mereu, Giovanni Moro, Giuseppe Moro, Efisio Mura, Antonio Murtas, Nicolino Murtas, Giuseppe Salvatore Nonnis, Antonio Osanna, Agostino Palmas, Emilio Peddis, Giovanni Peddis, Giuseppe Piliu, Salvatore Pinna, Aurelio Piras, Giuseppe Piras, Giuseppe Pistis, Salvatore Podda, Francesco Porcu, Giovanni Reginali, Salvatore Saba, Giovanni Sais, Nicolino Sais, Francesco Saiu, Giuseppe Sanna, Antonio Spada, Giuseppe Spada, Antonio Tocco e Luigi Vacca.
Simone Farris